Dallo sport la sfida al coronavirus «La ripartenza si fa in sicurezza» 

Tante società cittadine e i loro iscritti hanno ripreso le attività nel rispetto delle misure anti-contagio  Alcuni dei club avvantaggiati dall’uso di impianti in esclusiva e dagli allenamenti all’aperto

L’AQUILA . Qualche giorno fa il Centro aveva raccontato il “limbo” in cui si trovano molte società sportive aquilane che svolgono attività nelle palestre delle scuole comunali. Dalla pallavolo alla ginnastica, dal basket al pattinaggio, sono tante le realtà che, ad oggi, non possono ancora pianificare la ripresa degli allenamenti, a causa della mancata assegnazione degli spazi, malgrado nessuna palestra sia stata sacrificata per essere usata come aula didattica. Ritardi, a dire il vero, ce n’erano stati anche in passato ma quest’anno sono imputabili, più che a negligenze amministrative, al particolare quadro normativo dovuto al Covid. Le incertezze sono legate soprattutto alle sanificazioni: chi, tra scuole e società sportive, dovrà accollarsene i costi? E con quali frequenze andranno effettuate? L’ultima parola, più che al Comune, spetterà ai dirigenti scolastici dei singoli istituti: saranno loro a dover dare, anche in base a quello che accadrà nei prossimi giorni alla curva dei contagi, il via libera o il diniego definitivo alla cessione degli impianti.
C’È CHI RIPARTE. Non tutto lo sport cittadino si trova, però, in questa situazione. Molti club sono ripartiti già da diverse settimane e anzi c’è anche chi, dalla fine del lockdown, non si è mai fermato. È il caso, per esempio, del Nuovo Basket Aquilano, che, potendo contare su un impianto tutto suo, il Pala Angeli, è stato il primo in Abruzzo e tra i primi in Italia a ripartire (a maggio), sfruttando i campi all’esterno del palazzetto. Da due settimane sono ripresi anche gli allenamenti in palestra: i primi a ricominciare sono stati i ragazzi del settore giovanile e da martedì scorso è tornata a lavorare sul parquet anche la serie C. «Le attività», dice il presidente Roberto Nardecchia, «sono riprese in totale sicurezza e nel rispetto delle normative statali. Ci siamo iscritti a nove campionati e nel minibasket abbiamo completato già sei gruppi». Al lavoro già da diverso tempo anche L’Aquila Soccer School di Maurizio Ianni. Anche in questo caso, la differenza l’ha fatta la possibilità di avere una struttura (il “Federale”) assegnata in via esclusiva: «Dopo aver passato l’estate a testare i protocolli», spiega il presidente e direttore tecnico Ianni, «siamo ripartiti a settembre già organizzati. Abbiamo una stanza adibita a triage e grazie a un accordo stipulato con Dante Labs, abbiamo sottoposto tutti i ragazzi e i membri dello staff a tampone. Ripeteremo la procedura ciclicamente». Stagione iniziata anche per lo United L’Aquila, squadra multietnica composta da ragazzi aquilani e da rifugiati politici e richiedenti asilo iscritta al campionato di terza categoria. I “mammut” (soprannome che deriva dal loro simbolo, il celebre Mammut conservato al museo nazionale d’Abruzzo) sono tornati a correre agli ordini del mister Antonello Bernardi nell’impianto di Centi Colella.
LA PALLA OVALE. Sta scontando qualche problema il rugby. I protocolli federali hanno reintrodotto il contatto fisico, ma in vista della ripresa dei campionati regna un po’ di incertezza per i test sierologici (è previsto che i giocatori debbano farne uno solo prima dell'avvio delle gare). Il Paganica Rugby è ripartito a fine agosto con tutti i gruppi, dal minirugby alla serie B, il cui campionato inizierà il 15 novembre. «Ma andrebbero rivisti i gironi», osserva il presidente Antonio Rotellini, «abbiamo ben tre trasferte in Sicilia e forse in questa fase sarebbe il caso di limitare il più possibile gli spostamenti per l’Italia, puntando su gironi territoriali». Tutti in campo già da qualche settimana anche per la Rugby Experience, con la sua attività focalizzata sul settore giovanile: «Finora c’è stata la massima collaborazione da parte di tutti, ragazzi e genitori», dice il presidente Marco Molina. Allenamenti iniziati a Centi Colella anche per L’Aquila Rugby, chealla Polisportiva, affiancherà una seconda società, che disputerà solo la serie C.
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