Fucino, la pioggia non dà tregua: il danno supera 20 milioni di euro

7 Giugno 2023

Per le associazioni di categoria è già un disastro: sono andate perse tutte le anticipazioni colturali Confagricoltura sollecita l’utilizzo di droni per accelerare le perizie: sorvolare e fotografare i terreni

LUCO DEI MARSI. C’è una primissima stima dei danni. Secondo le associazioni di categoria, le piogge hanno causato nel Fucino perdite per 20 milioni di euro di sole anticipazioni colturali. Si tratta delle spese sostenute dagli agricoltori per seminare i campi. Spese che vanno dalla preparazione del terreno, quindi lavorazione con i mezzi e altre attrezzature agricole e concimazione, fino all’acquisto dei semi e delle piantine da mettere a dimora.
A causa delle continue piogge – anche nelle ultime ore – numerosi operatori del settore rischiano di perdere tutto. Molti terreni sono ancora allagati e in alcune zone della piana non c’è più nulla da salvare. Gran parte delle imprese rischia di non raccogliere nulla. In particolare, risulta compromesso il raccolto delle patate e delle carote Igp del Fucino che sono marcite sotto terra, mentre le piantine già germogliate si stanno ammalando visto che i terreni costantemente allagati non consentono l’ingresso dei trattori per poter effettuare i trattamenti delle piantine. La continua presenza di acqua sui campi coltivati, oramai ridotti a grosse pozze, sta asfissiando le colture a causa della mancanza di ossigeno. A questo bisogna aggiungere le perdite derivanti dalle piantine stoccate nei magazzini e nelle celle frigorifere che, in attesa che smettesse di piovere per essere seminate, hanno completato il ciclo e quindi non più utilizzabili. Le perdite, dunque, sono ingenti. Basti pensare che per la sola preparazione del terreno e la semina un agricoltore investe in media 4mila euro a ettaro.
Le situazioni più critiche si registrano a Ortucchio e Trasacco, ma danni sono stati segnalati anche a Luco dei Marsi e Avezzano. Una situazione insostenibile per le imprese agricole che ha spinto i sindaci dei Comuni interessati a sollecitare l’intervento della Regione Abruzzo attraverso la richiesta per il riconoscimento della calamità naturale.
Ieri l’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Impridente, ha portato la difficile situazione del comparto agricolo regionale all’attenzione del governo nell’ambito della conferenza Stato-Regioni.
Intanto, nel Fucino proseguono i sopralluoghi dei funzionari del Dipertimento agricoltura per una stima dettagliata dei danni causati dal maltempo. L’ultima ricognizione ha riguardato il territorio di Luco dei Marsi. Ad accompagnare la funzionaria delle Regione, Giancarla Di Teodoro, e Americo Montanaro della segreteria di Imprudente sono stati il sindaco Marivera De Rosa, il vicesindaco, Giorgio Giovannone, e una rappresentanza del Tavolo verde dell’agricoltura luchese.
Per accelerare le procedure di stima dei danni, Confagricoltura ha proposto di sorvolare la piana con i droni.
«Una situazione che rischia di mettere in ginocchio i nostri agricoltori, ma non solo, se consideriamo che Luco ha la maggior concentrazione sia di terreni coltivati che di aziende agricole, con imprenditori che hanno esteso l’attività a tenimenti in comprensori vicini», commenta De Rosa, «e che il settore primario da sempre fa da traino alla nostra economia. Confidiamo nella sollecita azione della Regione perché attivi con celerità l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità. E perché garantisca tutte le misure a supporto dei nostri operatori di settore».
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