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Il Comune vende una pistola

Arma e 50 proiettili ritirati a un agente andato in pensione

ROCCARASO. In tempo di crisi e di spending review, ogni occasione è buona per cercare di far quadrare i conti.

Il clima di austerity, a cui da tempo sono abituate le famiglie italiane, non può non coinvolgere anche le pubbliche amministrazioni, ragion per cui il Comune di Roccaraso, dopo aver introdotto la tassa di soggiorno e la tassa di scopo per il completamento di alcuni lavori pubblici, ricorre anche alla vendita di una pistola Beretta, a calibro 9 corto.

L’arma è stata infatti ritirata a un agente di polizia municipale il cui profilo professionale è stato modificato con decreto sindacale ed è attualmente conservata nella cassaforte municipale.

Non essendoci negli uffici comunali una sede idonea per la custodia dell’arma da fuoco, la giunta municipale ha dato mandato ai responsabili di settore di provvedere alla vendita della pistola e dei cinquanta proiettili consegnati insieme all’arma. Si tratta del secondo caso sul territorio; qualche settimana fa, infatti, anche il Comune di Civitella Alfedena aveva preso una decisione analoga anche se con motivazioni differenti. L’amministrazione del piccolo paese del parco d’Abruzzo, infatti, ha preferito eliminare la presenza di armi per una precisa scelta politica. Piuttosto magri comunque i risultati in termini economici; la pistola venduta a Civitella ha consentito un introito nelle casse comunali di solo 50 euro e sicuramente anche Roccaraso non potrà ambire a cifre di molto più alte. ©RIPRODUZIONE RISERVATA