Il prefetto sospende il sindaco arrestato di San Vincenzo

Provvedimento per la legge Severino, poteri alla sua vice Al consigliere anziano Rossi la presidenza dell’assemblea

SAN VINCENZO VALLE ROVETO. Il sindaco Giulio Lancia è stato sospeso con una comunicazione del prefetto dell’Aquila Francesco Alecci, alla luce dell’arresto avvenuto la scorsa settimana per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia di cui era dirigente tecnico. L’atto era previsto e atteso, in conformità con quanto stabilisce la legge Severino, ma la novità è che il primo cittadino sarà sostituito nelle sue funzioni dal vicesindaco, pur essendo un assessore esterno. In base a tale situazione, invece, la guida del consiglio comunale sarà affidata al consigliere anziano. Il vicesindaco Sabrina Olimpia Martinelli ha confermato che «la funzionalità e la continuità dell’amministrazione sono assicurate dall’impegno della vice, da quello degli altri esponenti della giunta, del consigliere anziano Carlo Rossi, chiamato a sostituire il sindaco nella qualità di presidente del consiglio, e dai restanti consiglieri di maggioranza». Secondo il vicesindaco, infatti, «le norme del testo unico sugli enti locali e quelle dello statuto comunale consentono di proseguire l’attività amministrativa, essendo perfettamente regolate tutte le ipotesi di sostituzione del sindaco, nei casi di impedimento allo svolgimento delle sue funzioni, compresa la discussa questione relativa alla presidenza del consiglio comunale».

Infatti il vicesindaco, come assessore esterno, non fa parte del consiglio. Un appello al senso di responsabilità lo rivolge ai consiglieri di minoranza. «Con loro», spiega, «già ci siamo già confrontati sin dai primi giorni della crisi. Il naufragio dell’amministrazione avrebbe conseguenze deleterie soprattutto in considerazione dei perentori termini che sono previsti da numerose disposizioni e il cui mancato rispetto potrebbe mettere a rischio importanti finanziamenti, conseguiti grazie all’impegno dell’amministrazione in carica».

Nei giorni scorsi, proprio alla luce delle vicende giudiziarie, era stata presentata dai consiglieri comunali Danilo Maria Vernarelli, Renato Boccia e Simone Romanelli una mozione di sfiducia per il sindaco Lancia perché le sue vicende giudiziarie, a loro avviso, parevano danneggiare l’immagine del Comune e della comunità. Col sindaco fuori gioco ora le loro posizioni potrebbero cambiare, ma allo stesso tempo la mozione resta in piedi, in attesa del consiglio comunale. (p.g.)

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