Pozza di Preturo, restaurata la fontana

Frazione in festa, domani l’inaugurazione del monumento tornato all’antico splendore dopo i lavori

L’AQUILA. Una frazione in festa per il ripristino dell’antica fontana monumentale. A conclusione dei lavori di ristrutturazione, l’amministrazione separata dei beni di uso civico di Preturo, guidata dal consigliere comunale Antonio Nardantonio, invita la popolazione a partecipare, domani pomeriggio, all’inaugurazione del fontanile monumentale di Pozza di Preturo.

Il programma prevede alle 17 la benedizione del fontanile, alle 17,30 gli interventi delle autorità e l’illustrazione dei lavori eseguiti e alle 19 la chiusura con un rinfresco e una festa offerti dall’amministrazione separata dei beni di uso civico. Collaborano alla riuscita della manifestazione l’amministrazione separata di Forcella, il Gruppo alpini di Preturo, il circolo Sant’Anna di Cese ed Emidio Vittorini. «La piazzetta del Fontanile», si legge in una nota, «è situata a Pozza di Preturo all’incrocio tra via del Fontanile e via delle Canapine. La piazza prende il nome dall’antico fontanile che si è conservato per gran parte intatto fino ai nostri giorni. La parte più antica del fontanile è di origine romana ed è costituita dalla vasca di accumulo, posta al di sotto del livello di via delle Canapine, e dalle due vasche, poste nella piazza, utilizzate fino al secolo scorso, la prima come abbeveratoio per gli animali e la seconda dalle donne del paese per lavare i panni. Nel 1708 il marchese di Cese Alessandro Quinzi finanziò un primo restauro». Passando all’oggi, la fonte è andata incontro a un progressivo degrado e abbandono. I lavori attuali, partiti nel luglio 2013, sono stati eseguiti dall’amministrazione separata e dalla ditta Vittorini Emidio costruzioni e hanno riguardato sia il fontanile sia la piazza, con la demolizione di due vasche «prive di valore storico poiché realizzate con blocchi di cemento in epoca recente». Il «mastro ferraio» di Preturo Nunzio Tomei ha realizzato a mano il parapetto in ferro. Lo scultore di Tornimparte Marino Di Prospero ha curato il restauro e la ripulitura del «paramento settecentesco, con l’antica incisione, i mascheroni e le tre cannelle, realizzando, inoltre, la nuova lapide commemorativa con incisione a mano».

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