A14, è uno scandalo senza fine «Incubo cantieri, adesso basta» 

Gli ultimi gravi incidenti e il caos delle lunghe code scatenano nuove polemiche sulla sicurezza

Cantieri, disagi al traffico e lunghe code. Il tratto abruzzese dell'autostrada A/14 continua ad essere un calvario per gli automobilisti. Ieri, l'ultimo drammatico incidente: uno scontro tra due Tir all’interno della galleria Salagna. A causa della lunga fila di veicoli fermi in autostrada, persino il mezzo di soccorso dei vigili del fuoco è rimasto bloccato. Ma è solo uno dei tanti episodi che si susseguono sulle autostrade abruzzesi, in particolare al confine con le Marche dove i cantieri aperti sono decine. I due interventi più rilevanti, sulla galleria del Cerrano e, più a nord, nella galleria Colle Marino, verranno completati entro il 2024, secondo la tabella di marcia fornita da Autostrade per l'Italia. Ma, intanto, la Fita Abruzzo chiede misure urgenti, a partire dall'istituzione di un fondo ad hoc per una scuola di formazione per autisti, per risolvere un problema che, con l'approssimarsi della stagione estiva, toccherà nuove punte massime di allerta.
TROPPI INCIDENTI
Decine e decine di cantieri, piccoli e grandi. Interventi sui viadotti, in Abruzzo se ne contano 77, e sulle gallerie. La conseguenza è l'aumento esponenziale delle code in autostrada e degli incidenti, sempre più numerosi. «La A/14 è un cantiere infinito, il cantiere della discordia su un'infrastruttura decisamente inadeguata alle esigenze di traffico», spiega Luciana Ferrone, presidente Cna Fita (Trasporti) Abruzzo e vice presidente nazionale dell'associazione, «stiamo parlando di un'autostrada a due corsie che, per volume di traffico, non è paragonabile agli anni Settanta, quando poteva essere sufficiente. I passaggi sono aumentati in modo esponenziale e la presenza simultanea di più cantieri diventa un'ecatombe per gli automobilisti che si muovono su mezzi propri e per il trasporto ad opera dei Tir».
NESSUNA PROGRAMMAZIONE
«Non c'è una data di fine lavori. Non esiste una programmazione scaglionata e concordata con i fruitori delle arterie autostradali. Così non si può andare avanti», il commento di Ferrone, «per lavoro vado a Piacenza tutte le settimane e, vista la situazione, comincio a ragionare sull'utilizzo del treno. Il problema del traffico pesante è enorme, tanto più che i volumi sono fortemente aumentati negli ultimi anni. Soprattutto il traffico merci. I tir ingombrano molto di più delle automobili e su un'autostrada a due corsie il rischio di incidenti aumenta notevolmente». Quello dell'autostrada A/14, nel tratto più critico tra Marche e Abruzzo, è un problema finito sul tavolo del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. «Di recente, abbiamo avuto un incontro con il ministro Salvini al quale sono state rappresentate tutte le problematiche della categoria», evidenzia Ferrone, «c'è molto da fare. Non abbiamo ancora una presa di posizione da parte del Governo, siamo in una fase di ascolto, ma occorre che qualcuno metta mano alla situazione del trasporto autostradale. Così non si può andare avanti». La Cna Fita ha chiesto alla Regione l'istituzione di un fondo dedicato per la nascita di una scuola di formazione per autisti che comprenda la conoscenza delle lingue e delle applicazioni tecnologiche.
INTERLOCUZIONE COSTANTE
«Abbiamo già avuto una serie di riunioni con il Governo sui cantieri autostradali», afferma il presidente della Regione, Marco Marsilio, «il tavolo di concertazione è aperto: è stato definito anche un nuovo calendario dei lavori, modificato rispetto a quello iniziale, proprio per avere il minor impatto possibile sugli utenti. Ma si tratta di lavori e adeguamenti indispensabili: nessuno ha la bacchetta magica per far sparire i cantieri, che nei prossimi anni continueranno ad esserci per ammodernare la rete autostradale e per la messa in sicurezza di ponti e viadotti. Dovremo in parte convivere con questo disagio».
STOP AI CANTIERI
Quanto alla calendarizzazione degli interventi, Autostrade per l'Italia ha fatto sapere che ci sarà una tregua dei cantieri nei tratti abruzzesi e marchigiani per scongiurare code e disagi durante le feste e per facilitare il traffico del rientro. Periodi di sospensione sono in programma a Pasqua, a partire dal 9 aprile e nei giorni seguenti, per il 1° maggio, la festa della Repubblica, dal 1° giugno al 6 giugno e, poi, in estate con uno stop prolungato dal 24 giugno al 6 settembre.
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