Il sopralluogo a Rigopiano (foto di Giampiero Lattanzio)

L'INCHIESTA

Cinque anni dopo la valanga, i periti tornano a Rigopiano alla ricerca della verità / FOTOGALLERY

Il sopralluogo per capire quanto abbiano influito le scosse di terremoto  

RIGOPIANO. Cinque anni dopo la tragedia di Rigopiano, i periti del tribunale di Pescara tornano sul posto dove la valanga il 18 gennaio 2017 ha travolto il resort provocnado 29 morti. 

La perizia dev'essere depositata entro il 12 maggio. Al sopralluogo, che dovrebbe rivestire una grossa importanza nell'economia del processo che si tiene con il rito abbreviato, hanno preso parte anche i periti della Procura e quelli degli imputati. 

leggi anche: Processo Rigopiano, guerra delle perizie tra accusa e difesa  Neve e disastro, il pm presenta le osservazioni degli esperti allo studio della parte avversa: incompleto E le difese spiegano perché nel 2017 Rigopiano non era nel piano valanghe. Udienza rinviata al 30 luglio

Il sopralluogo serve a capire quanto le diverse scosse di terremoto registrate la mattina del 18 gennaio abbiano influito sul distacco della valanga che provocò il crollo dell'hotel Rigopiano.

Il giudice aveva nominato nei mesi scorsi un collegio di periti per dirimere la questione riguardante l'origine della valanga del 18 gennaio, perchè gli accertamenti peritali prodotti dall'accusa e dalle difese sono tra loro contrastanti. La perizia dell'accusa punta, tra l'altro, sulla mancata realizzazione della carta valanghe, sullo sgombero delle strade di accesso al resort in quota e sul presunto tardivo allestimento del centro coordinamento soccorsi; quella delle difese verte sulla fatalità, sul carattere imprevedibile del sisma che ha preceduto la valanga.