Il Comune di Pescara non paga la luce Debito da 275 mila euro per il 2011

Azienda energetica trading reclama il credito, il tribunale emette un decreto ingiuntivo

PESCARA. L'amministrazione comunale non paga i consumi dell'energia elettrica. L'anno scorso, per non aver provveduto a versare gli importi delle bollette, ha accumulato un debito di ben 275mila euro. E ora è arrivata la resa dei conti. Il tribunale ha emesso un decreto ingiuntivo. Si tratta di un provvedimento coercitivo che costringe l'ente a saldare entro 40 giorni il proprio debito nei confronti di una società privata, l'Azienda energetica trading. In caso contrario, partiranno le procedure di pignoramento. Ma l'amministrazione, invece di chiudere la questione pagando quanto indicato dai giudici, ha deciso di opporre resistenza al decreto ingiuntivo, facendo nascere l'ennesimo contenzioso legale finito nelle mani dell'assessore competente Fiorilli.

La vicenda viene svelata dalla relazione allegata alla delibera, approvata nei giorni scorsi dalla giunta, che la direttrice dell'Avvocatura dell'ente Paola Di Marco ha provveduto a redigere. Nel documento si parla di una somma pari a 275.397 euro, oltre agli interessi di mora, spese, competenze e onorari per 2.370 euro. Totale: 277.767 euro. La storia parte dal 18 aprile del 2010, quando l'amministrazione guidata dal sindaco Mascia decide di stipulare un contratto di fornitura di energia elettrica con Azienda energetica trading, con decorrenza dal primo luglio 2010 fino al 30 giugno 2011. Inizialmente, i rapporti tra ente e società procedono bene, ma poi l'azienda comincia a segnalare il mancato pagamento di alcune fatture.

Il 2 novembre del 2011, cioè dopo la scadenza del contratto, la società energetica invia una lettera di messa in mora con la quale intima al Comune di saldare l'importo di 630.938 euro, in seguito corrisposto solo in parte dall'ente con fatture relative al primo luglio, primo settembre e 18 agosto 2011. L'azienda non si accontenta dell'acconto versato e il 10 gennaio di quest'anno invia un'altra lettera di messa in mora con cui si chiede all'amministrazione comunale di saldare alcune bollette emesse l'8 novembre 2011. Intanto, «l'Azienda energetica trading», spiega la direttrice dell'Avvocatura, «sostiene di aver maturato un credito complessivo nei confronti del Comune di 275.397 euro, corrispondente alla somma delle fatture emesse e non saldate alle relative scadenze».

A questo punto la società ricorre al tribunale, il quale emette il decreto ingiuntivo. Nel frattempo, l'Azienda energetica trading fa sapere di non escludere la possibilità di avviare anche una richiesta di risarcimento per l'ulteriore danno provocato dall'ente con il ritardato pagamento delle fatture emesse. Il Comune sostiene di aver già versato gran parte della somma prima dell'emissione del decreto ingiuntivo e presenta opposizione.

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