Incendio a Rosciano Quindici famiglie in attesa dei rimborsi

ROSCIANO. A distanza di tre mesi dal terribile incendio di Rosciano, con 200 persone costrette a lasciare le proprie abitazioni , e danni che il sindaco Alberto Secamiglio calcola intorno ai 500 mila euro, non c’è traccia dei rimborsi promessi dall’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante. La denuncia arriva dallo stesso sindaco il quale, appena due giorni dopo quel dramma collettivo accompagnò per le vie del paese l’assessore Giuliante, arrivato di gran carriera a sicnerarsi di persona dei danni. «In quell’occasione», denuncia oggi il sindaco, «l’assessore ci diede perfino gli stampati da riempire per le domande dei rimborsi che lui assicurò avrebbe provveduto a farci avere. Stampati tutti spediti, con tanto di perizie, ma di cui a oggi non abbiamo avuto più notizie, tenendo conto che risulta impossibile mettersi in contatto con l’assessorato».Stando alle domande presentate all’ufficio tecnico del Comune, sono 15 le famiglie che hanno chiesto i rimborsi per i danni del gigantesco rogo del 14 luglio. Danni che hanno riguardato soprattutto i terreni, 110 ettari divorati dalle fiamme di cui per metà oliveti, ma anche danni agli immobili. In particoare, i casi più gravi sono quelli denunciati dalla famiglia a cui è venuto giù il solaio di casa, o quello del cittadino che ha perso, con la stalla, anche 27 campi di bestiame, ma l’elenco continua con danni più o meno gravi a fondi e rimesse agricole che in tempi di crisisono sufficienti per mettere una famiglia in ginocchio. Lo stesso Comune, dopo che il fuoco ha annerito la parete della palestra comunale, si trova a dover fare in via precauzionale, la verifica strutturale dell’immobile. Situazioni decritte nel dettaglio nella relazione che l’ufficio tecnico del Comune ha inviato, come d’accordo con l’assessore Giuliante, alla Regione. Ma dall’assessorato nessuno risponde più agli abitanti di Rosciano. (s.d.l.)

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