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Muore nell'incidente a 19 anni, preparava la maturità

Matteo Piovani frequentava l’istituto Spaventa, era un ragazzo modello e aveva la media del 9. L’amico: voleva trovarsi un lavoro. I funerali domenica alle 15,30 a Cappelle sul Tavo

CITTA’ SANT’ANGELO. Gli scrutini, per l’ammissione agli esami di Stato, li aveva fatti proprio due giorni fa, al liceo delle scienze economiche e sociali dell’istituto Spaventa di Città Sant’Angelo, dove Matteo Piovani aveva appena finito la quinta, sezione F. «Usciva con una media altissima del 9 e oltre», racconta affranto il professore di storia e filosofia Leonardo Calvarese, «Matteo era un ragazzo splendido, nella relazione con gli amici, con i professori, un’educazione specchiata, sembrava un ometto di Oxford. Una famiglia a modo, conosco anche il fratello Francesco, mio alunno nella terza H, è una tragedia incolmabile per tutti noi. E pensare che domani mattina (oggi ndr) ci saremmo dovuti incontrare con tutta la classe, per un potenziamento prima della prova scritta degli esami di Stato, il 22 giugno. Ma l’impegno è saltato. I suoi compagni, come tutti noi, sono sconvolti. Matteo era anche rappresentante di classe».

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Con lui, rappresentante di classe e compagno di banco e di vita, Francesco Bufalari, giocatore dell’Acquaesapone calcio a 5: «Matteo era il mio migliore amico», dice a fatica, «capace di accorgersi quando non stavi bene, di starti a fianco, di dire la parola giusta al momento giusto. Ci avevo parlato al telefono proprio questa mattina (ieri ndr) a proposito della tesina per l’esame. Aveva le idee chiare, quest’estate voleva trovarsi subito un lavoro, aveva già inviato dei curriculum e insieme volevamo iscriverci a fisioterapia o a Scienze motorie all’università di Chieti. Era bravissimo a scuola, e ci era diventato dopo essere stato bocciato al secondo Scientifico Galilei, a Pescara. Aveva capito l’errore e si era messo sotto, studiava ed era sempre disponibile con tutti. Legatissimo al nonno, lo accompagnava dovunque, lo portava da tutte le parti, e proprio per questo il nonno l’anno scorso, proprio di questi tempi, gli aveva comprato la macchina. Una famiglia bella, unita». E proprio per restare in famiglia a festeggiare il compleanno del papà Raniero, pastaio alla De Luca e con la passione per le Harley (è iscritto all’Aternus Harley Group Abruzzo), ieri sera Matteo aveva rinunciato a vedere la partita del Pescara con gli amici per restare a casa. E quest’estate aveva già detto che non sarebbe andato in vacanza con loro, per trovare un lavoro, ma soprattutto per restare con la sua Chiara, 18 anni a novembre e un futuro già progettato insieme prima che il destino li separasse improvvisamente ieri, mentre rientravano a Cappelle per l’ultima volta l’uno accanto all’altra. I funerali si svolgeranno domenica 12 giugno alle ore 15,30 muovendo dall'abitazione dei genitori Raniero ed Emanuela da via Fiume Tavo 2/A per la chiesa di Santa Maria Lauretana, a Cappelle sul Tavo. (s.d.l.)

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