Pettinari si incatena all’ospedale: in arrivo cinque milioni di tagli

Il consigliere civico denuncia: «Meno servizi per i cittadini costretti già a subire troppi disagi» Le proposte a Marsilio e Verì: «Più personale al Pronto soccorso e più posti letto nei reparti»
PESCARA. Si sono incatenati all’ingresso dell’ospedale «per denunciare i grandi disservizi della sanità» e i tagli in arrivo. Protagonisti del gesto di protesta, ieri, sono stati i consiglieri comunali civici Domenico Pettinari, Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo e Luigi Laguardia, responsabile dipartimento sanità del movimento Pettinari per l’Abruzzo.
«Esprimiamo la nostra grande preoccupazione per l’enorme disavanzo della sanità regionale e quindi anche della Asl di Pescara che comporterà una stagione di tagli ragionieristici sulla pelle dei cittadini», dice Pettinari, «siamo fortemente preoccupati per i tagli che si preannunciano. Apprendiamo dalla stampa che in Regione Abruzzo la manovra correttiva per abbattere parte del disavanzo prevederebbe tagli pari a 68 milioni di euro di cui 5 milioni solo per la Asl di Pescara». Secondo Pettinari, «questi tagli andrebbero a peggiorare inevitabilmente l’erogazione del servizio già gravemente compromesso se pensiamo alle lunghe attese in Pronto soccorso per carenza di personale sanitario, alle liste d’attesa per specialistica ambulatoriale, alla carenze dei farmaci, alla strumentazione sanitaria spesso obsoleta, agli ospedali minori di Penne e Popoli con reparti declassati negli anni e a tanto altro ancora».
Il consigliere elenca le sue proposte in un appello ai vertici della Regione: «Le nostre proposte sono chiare e le rivolgiamo nuovamente al presidente della Regione, all’assessore alla Sanità Verì e al sindaco Masci nella sua veste di presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl di Pescara: bisogna immediatamente elevare l’ospedale di Pescara a dea di secondo livello, dotare il Pronto soccorso di personale aggiuntivo, aumentare i posti letto nei reparti e nelle strutture residenziali esterne per poter ricoverare e non trattenere impropriamente i pazienti in pronto soccorso per diversi giorni, creare mini pronto soccorso esterni nella medicina territoriale».
Pettinari chiede di riaprire l’elisuperficie dell’ospedale bloccata da anni: «È mai possibile che pur avendo una elisuperficie al servizio del Santo Spirito, l’elisoccorso deve ancora atterrare in aeroporto dove il paziente viene caricato su un’ambulanza privata che deve transitare nel traffico cittadino fino a raggiungere il Pronto soccorso perdendo minuti preziosi? Trattandosi di patologie tempo-dipendenti vorrei ricordare», dice Pettinari, «che solo pochi minuti persi fanno la differenza tra la vita e la morte». E il consigliere conclude: «A ogni pioggia l’ospedale si allaga causando disagi enormi ai pazienti. Addirittura le sale sono costrette a interrompere i servizi per non parlare dei parcheggi seminterrati in cui è a rischio anche la permanenza delle auto». (p.l.)