Pineta chiusa per il Pescara i cittadini restano imprigionati

Caos a Porta Nuova per la maxi isola pedonale imposta per motivi di sicurezza durante le partite dei biancazzurri: dieci auto rimosse. Proteste dei commercianti per il blocco del traffico, petizione dei residenti contro i divieti

PESCARA. «Aiuto, ci hanno chiuso dentro». Sono le 18, quando decine di famiglie con bambini, dopo aver trascorso un tranquillo pomeriggio al fresco della pineta, si accorgono di essere rimasti imprigionati nella Riserva dannunziana. Il cancello di ingresso del parco pubblico, di fronte all’Aurum, si è chiuso alle loro spalle e nessuno sa perché. È il panico, c’è chi urla e chi si attacca al telefonino per chiamare i soccorsi. L’avviso su un foglio A4, che il Comune ha fatto affiggere su un muro vicino al cancello, non lo ha visto nessuno. La situazione si sblocca dopo un’ora, quando un funzionario del Comune allertato dalle grida avverte il custode di riaprire il cancello.

Ma questo è solo uno dei tanti disagi patiti ieri dai pescaresi per la chiusura al traffico di mezza Porta Nuova per motivi di sicurezza, in occasione della partita Pescara-Carpi. Commercianti e ristoratori di via D’Avalos, via Pepe e viale Marconi si sono trovati improvvisamente tagliati fuori dalla realtà. I loro affari sono andati a picco, perché i cittadini non sono riusciti a raggiungere negozi e pubblici esercizi.

«Lo faccia presente al Comune che siamo tutti arrabbiati», ha detto un ristoratore di viale Marconi che ha preferito rimanere anonimo.

Decine di residenti non sono riusciti a tornare a casa, perché le strade principali di Porta Nuova erano bloccate. Divieti di transito e di sosta hanno trasformato tutta la zona est del quartiere in un’area blindata. Dieci auto sono state caricate sui carri attrezzi e portate vie. Si sono registrate anche code.

E ora quelle proteste avranno un seguito. L’ex consigliere di quartiere Antonio Taraborrelli ha già preannunciato una raccolta di firme. «Ora basta», ha affermato, «dopo aver assistito per l’ennesima volta alla cacciata di migliaia di cittadini dalla Riserva per una partita di calcio, abbiamo deciso di raccogliere le firme contro questa vergogna». Dure le critiche anche dal fronte politico. «Quanto avvenuto oggi (ieri, ndr) nella pineta, di cui sono stato testimone oculare», ha fatto presente il capogruppo di Idv Adelchi Sulpizio, «ha dell’incredibile, con i cittadini rimasti prigionieri all’interno della Riserva dannunziana. Verso le 18, come da ordinanza esposta a lato dell’entrata con un piccolo fogli A4 poco visibile, i dipendenti comunali hanno provveduto a chiudere anticipatamente i cancelli, senza però controllare se all’interno vi fossero ancora dei cittadini. Lunedì provvederò a depositare un’interrogazione, per comprendere le responsabilità di questa figuraccia».

L’assessore al traffico Berardino Fiorilli, invece, ha parlato di «disagi contenuti». «Considerando anche», ha commentato, «che oggi (ieri) era la prima prova generale delle chiusure al traffico che dovremo istituire per ogni partita di calcio. Chiusure dettate non dall’ammistrazione, ma dalla necessità di garantire massima sicurezza alla città».

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