Ciafardoni: Roseto rinato  dopo il bagno di umiltà 

Il presidente della Liofilchem tra il successo nel derby di domenica a Teramo  e la sfida di domani sera contro Giulianova: «Tutti coinvolti, il gruppo cresce»

ROSETO. È tornata subito in carreggiata la Liofilchem Roseto, che dopo aver preso un’imprevista scoppola in casa dal fanalino di coda Montegranaro, si è subito rifatta passando a Teramo in un derby combattutissimo. L’orizzonte torna quindi sereno per Roseto che domani sarà in campo, al PalaMaggetti, dalle ore 20: c’è da recuperare la partita contro il Giulia Basket del giorno della Befana, rinviata perché alcuni giallorossi erano risultati positivi al Covid-19, tanto da fermare addirittura gli allenamenti lo scorso 12 gennaio. La situazione sembra essere in fase di recupero, la speranza dei giuliesi è di presentarsi alla palla a due con meno assenze possibili, si spera in due, massimo tre elementi, cosa che ovviamente dipenderà dallo staff medico. In casa Roseto la vittoria del derby ha portato una ventata di entusiasmo, come conferma il presidente Ernesto Ciafardoni: «Vincere è la migliore medicina possibile, e farlo con un certo tipo di prestazione fa salire l’autostima del gruppo: ritengo questa sia una condizione indispensabile per continuare nel nostro percorso». Eppure la sconfitta imprevista con Montegranaro aveva preoccupato un po’ tutti. «Io più che preoccupato ero deluso ed amareggiato, perché credo nei nostri uomini prima ancora che nei giocatori. È chiaro che questa vittoria, agguantata secondo me grazie ad un grande spirito di squadra, conferma che quello con i marchigiani lo possiamo catalogare tra gli incidenti di percorso. Aggiungendo però che Montegranaro domenica scorsa ha rivinto contro Jesi, e quindi in fondo tanto male non è».
Che cosa ha insegnato quel passo falso? «Credo ci abbia fatto capire molte cose: i giocatori si sono resi conto della gravità di quella sconfitta per come era avvenuta, e si sono sentiti in colpa per aver giocato con tanta superficialità».
La risposta però si è vista domenica scorsa: «Una reazione che partiva dal martedì prima, quando alla ripresa degli allenamenti, abbiamo subito capito che tutti si erano fatti un bel bagno di umiltà».
Nel derby, oltre alle prestazioni in campo, si è vista una cosa nuova: la panchina rosetana, tutta, a spingere chi giocava come fosse una curva: «Spero che i tifosi in televisione abbiano potuto apprezzarlo: è un bel messaggio per tutti, vederli così coinvolti, dai fisioterapisti allo staff tecnico, dai giovani che magari giocano meno ai senior più esperti». Domani si volta pagina, altro derby, contro una Giulianova indecifrabile non per propria colpa: «Capiremo meglio nelle prossime ore contro che tipo di squadra giocheremo», la replica di Ciafardoni che tra l’altro è proprio di Giulianova, «visti, purtroppo, i problemi con il Covid-19: agli amici giuliesi vanno i nostri auguri, ma in campo d’ora in poi voglio sempre e solo vedere la stessa squadra che ha battuto Fabriano, ed è stata corsara ad Ancona e Teramo».
Cominciando dal derby di domani: «Dobbiamo vincere per dedicarla ad un nostro amico appena scomparso: Giuseppe “Peppino” Celommi, un grande uomo di sport che tra l’altro giocò anche a basket con la maglia rosetana».
Marco Rapone
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