CALCIO / SERIE C

Giovane e rivoluzionato: Colombo lancia il Pescara 

Lescano si conferma bomber di razza e l’allenatore punta tanto sui baby

PESCARA. Inizio migliore per il Pescara non poteva esserci. La vittoria, il feeling ritrovato con i tifosi, una prestazione più che convincente e un Lescano subito decisivo. L’1-0 maturato al termine dei 90’ contro l’Avellino è stato meritato e forse non ha rispecchiato in pieno i veri valori espressi dal campo. Se da un lato Plizzari nel finale ha fatto due interventi importanti, è altresì vero che i biancazzurri hanno avuto tante palle gol per raddoppiare e hanno messo in grossa difficoltà gli irpini.

Gli aspetti positivi. Il migliore di tutti è stato Erdis Kraja. Il centrocampista classe 2000 arrivato in prestito dall’Atalanta ha impressionato tutti per personalità, senso della posizione e scelte di gioco fatte. Una sorta di “Pellacani” spostato a centrocampo in fase di recupero del pallone, un “Palmiero” quando doveva illuminare la manovra. E, visti i dubbi del precampionato, è stata una piacevole sorpresa che permetterà ad Aloi un recupero tranquillo senza accelerare i tempi.

Il fantasista biancazzurro Marco Delle Monache, 17 anni

La difesa ha cambiato completamente faccia rispetto allo scorso anno. Il merito è dell’idea di Colombo che i giocatori hanno saputo applicare con una nota di merito per Pellacani. Il difensore ex Virtus Verona non ha mai sbagliato un intervento recuperando con la pressione alta una quantità industriale di palloni. E che bravo Facundo Lescano: due occasioni importanti avute e un gol, decisivo, realizzato. Sul calcio d’angolo pennellato da Kraja, l’ex Entella si è conquistato di forza la posizione migliore in area su Aya e ha colpito a botta sicura prolungando la sua corsa per arrivare sotto la curva.

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E la storia di Facundo Lescano è particolare perché sembrava destinato al grande calcio con Ventura che lo lanciò in maglia granata a Torino (stagione 2014-15). Poi però le cose non andarono come il bomber argentino aveva sognato. Ripartire dal basso è stata la chiave del successo di oggi con tanta serie D, un’esperienza nella serie B olandese e la “nuova” carriera tra i professionisti in C. Dopo la mezza stagione di Potenza ( da gennaio 2019) ecco tre annate sempre in doppia cifra con la Sicula Leonzio, la Sambenedettese e l’Entella. C’è di più. Mai Lescano aveva segnato all’esordio. Può essere il campionato della sua consacrazione e l’inizio è stato quello giusto.

Gli aspetti negativi. Sono pochi, pochissimi a dire la verità. Di sicuro Milani sulla corsia di sinistra deve essere più incisivo e rappresentare una minaccia per gli avversari, mentre Cuppone deve trovare continuità nell’arco dei 90’. Ma con le tante cose belle viste, questi aspetti passano in secondo piano. Almeno per ora.

Le scelte di mercato. Chi ha avuto ragione, visti i primi 90’ stagionali, è il ds Daniele Delli Carri. Premiate tutte le sue scelte e un Pellacani così di proprietà della società merita una citazione. Stesso dicasi per i vari Tupta, Vergani e soprattutto Plizzari. E la prima di campionato ha dato ragione al ds biancazzurro anche su Kraja e Gyabuaa. In tanti chiedevano una mezzala visto il precampionato deficitario dei due. Ora però arriva il difficile: la gestione di un gruppo di tanti potenziali titolari e Delli Carri dovrà usare il suo “savoir fair” per non far sentire nessuno scontento. In campo domenica sono partiti titolari ben 5 “under”. Plizzari tra i pali, Milani, Germinario, Kraja e Delle Monache. E nella ripresa dentro Gyabuaa, Kolaj e Tupta. Gli ultimi due non sono under per poco ma resta il concetto di squadra giovanissima. E rivoluzionata perché dell’undici iniziale solo Cancellotti e Ingrosso c’erano lo scorso anno. Due difensori di una linea che sia con Auteri che con Zauri soffriva sempre. Oggi è tutta un’altra storia. La vera “rivoluzione” è iniziata.
Enrico Giancarli