Italia, una pioggia di medaglie: cinque azzurri conquistano l’oro 

Nei 100 rana doppietta di Martinenghi (1°) e Poggio (2°). Nei 50 farfalla è festa grande per Ceccon  Panziera si conferma regina del dorso. Quadarella domina, Minisini trionfa nel sincro individuale 

ROMA. Piovono medaglie d'oro sull'Italia al Foro Italico di Roma. Sono addirittura cinque per gli azzurri nella seconda giornata degli Europei di nuoto, che incoronano i padroni in vasca dopo una prima giornata che li aveva già visti in vetta al medagliere della competizione. Da Thomas Ceccon a Margherita Panziera, passando per Nicolò Martinenghi e Simona Quadarella: quattro finali e altrettanti ori, ai quali si aggiunge quello di Giorgio Minisini (Fiamma Oro come Panziera e Ceccon) nel sincro individuale. E infine sono arrivate anche una medaglia d’argento nella staffetta 4x100 misti-mista (composta da Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro), e la splendida prestazione di Linda Cerruti, medaglia d'argento, con il punteggio di 90.8839, nel sincro individuale.
Allo stadio del nuoto di Roma, però, è la rana a farla da padrone perché Martinenghi batte tutti: gli avversari e anche la fatica, salendo sul tetto d'Europa e trascinando con sé Federico Poggio (che ha conquistato un ottimo argento dietro il suo compagno). «È bello condividere il podio con Fede, sono cresciuto con lui ed è stupendo avere gli italiani sui primi due gradini», ha commentato entusiasta Martinenghi subito dopo la vittoria nei 100 rana.
Un successo che completa un percorso post olimpico incredibile «ma è presto per cantar vittoria, perché la stagione non è ancora finita» continua Martinenghi che nel successo dei ranisti italiani vede la voglia di spronarsi l'un l'altro. «Stiamo vivendo la stessa epoca di successi, ci facciamo trascinare dalle vittorie altrui».
Ecco spiegato l'oro anche di Thomas Ceccon nei 50 farfalla dominando dal primo all'ultimo metro per una medaglia storica in casa azzurra essendo la prima per l'Italia nella specialità. I successi, però, non si fermano qui perché la prima a scaldare i tifosi sugli spalti è stata Margherita Panziera nei 200 dorso nella città che ormai l'ha adottata da tempo.
La nuotatrice veneta a Roma diventa tricampionessa europea dopo Glasgow 2018 e Budapest 2021. Come lei solo la magiara Krisztina Egerszegi e la tedesca Cornelia Sirch, per un'emozione che non ha limiti. «Sono contentissima di aver vinto il terzo oro qui», dice non appena uscita dalla vasca, «sapevo di non valere un gran tempo, ma va benissimo così».
Le gioie azzurre, però, sembrano non finire più e nemmeno la pioggia, quella vera, che colpisce il Foro Italico tra le batterie delle semifinali e le prime premiazioni del pomeriggio, ha potuto fermare la caccia all'oro.
Tornato a splendere il sole, infatti, è tornato a splendere anche il metallo più lucente e questa volta sul petto di Simona Quadarella che domina incontrastata gli 800 stile libero davanti al pubblico di casa. Il suo europeo è comunque appena cominciato perché da Glasgow è la regina del mezzofondo con le triplette (400, 800 e 1500) fatte registrare in Scozia e Ungheria.
Ora vuole ripetersi anche nella sua Roma, ma intanto rompe il ghiaccio. «Adesso mancano 1500 e 400», sottolinea Quadarella, bronzo olimpico e mondiale in carica, che però non vuole saperne di accontentarsi, «preferivo scendere sotto l'8' 20 ma va bene così, soprattutto in questo periodo. Sono stata costante in tutti i passaggi ed era quello che comunque mi ero imposta. Sentire il pubblico per me è stato emozionante; mi ha trascinata fin dalla prima bracciata».
E con la medaglia di Simona Quadarella, il totale degli azzurri con i trionfi di ieri arriva a 13 medaglie conquistate, confermando la fuga sugli altri paesi e il primo posto nel medagliere con un bronzo, sei argenti e altrettanti ori. Il tutto in attesa dei successi che potrebbero arrivare oggi con Benedetta Pilato, Gregorio Paltrinieri e Lorenzo Galossi tra i tanti azzurri in vasca.
Angelo Caradonna