Pescara, la chiave è il centrocampo Lonardi e Valzania l’oro di Baldini

28 Settembre 2024

Dopo l’ultima vittoria di Chiavari e il salto in vetta emergono solidità e qualità della rosa in mediana Lunedì all’Adriatico arriverà il Carpi (20,45), il tecnico pronto a rilanciare dal 1’ Vergani e Cangiano

PESCARA. Il Pescara si gode il primato in solitaria in classifica e il pieno di entusiasmo fatto a Chiavari con il successo firmato dal colpo di testa di Valzania (nella foto) su angolo di Meazzi. Un primato figlio della solidità di un gruppo che concede poco o nulla agli avversari e che, per continuare quel processo di crescita iniziato con Baldini, cerca le giocate efficaci anche dei suoi attaccanti. Sei gare di campionato disputate, i numeri dicono che nelle ultime quattro il Pescara ha subito un solo gol ( un regalo fortuito di Pellacani) e che ha capitalizzato al massimo a Rimini e Chiavari le palle gol create. La caratteristica delle squadre che vogliono vincere è proprio questa, ma con le qualità dei vari Cangiano, Tunjov, Bentivegna e Vergani e con il rientro di Davide Merola a pieno regine è lecito attendersi qualcosa in più nell’area di rigore avversaria.
Il fattore centrocampo. Detto dei numeri che premiano la solidità difensiva, il nuovo Pescara targato Baldini sta scoprendo le sue certezze a centrocampo. A Chiavari Lorenzo Lonardi è stato il migliore in campo. Bene in fase di costruzione, benissimo in fase di non possesso sulle giocate avversarie, insuperabile quando iniziavano i duelli ad alta quota. La sua condizione atletica sta crescendo: tra un’annata passata in B sostanzialmente in panchina e una preparazione fatta sapendo di essere sul mercato, l’ex Sud Tirol sta piano piano ritrovando le sensazioni giuste che solo le partite possono dare. E al suo fianco Luca Valzania sta facendo lo stesso percorso: un’estate da separato in casa con la Cremonese e nelle ultime settimane la continuità ritrovata che lo sta riportando ad alti livelli. Il binomio Valzania-Lonardi è un perfetto mix di caratteristiche con un fattore in comune che in questa categoria può essere fondamentale: la fisicità. Quella fisicità, abbinata anche ad una notevole tecnica, che ha anche Georgi Tunjov ma che, Terni a parte, non riesce a mettere al servizio della squadra. C’è anche Squizzato che tornerà utile in partite dove serve la giocata di qualità leggi Pianese mentre Matteo Dagasso il suo lo fa sempre e bene. A conti fatti il centrocampo è il reparto che regala le maggiori garanzie. Più della difesa che oggi è supportata da Plizzari e dalla continuità di Brosco e Pellacani ma che, numericamente e come qualità, non può contare sulle stesse garanzie e sulla stessa forza che può assicurare la panchina a centrocampo. Ma quello che conta è il primato in classifica, raggiunto per la prima volta in perfetta solitudine. Un primato che magari porterà lunedì prossimo al nuovo record stagionale di presenze all’Adriatico quando alle 20.45 arriverà il Carpi. Le scelte di Baldini? Da oggi la squadra e il tecnico inizieranno a pensare a lunedì. Facile immaginare il ritorno in attacco dal primo minuto di Edoardo Vergani e Gianmarco Cangiano.
L’arbitro. Il fischietto di Firenze Turrini arbitrerà il match dell’Adriatico. Sarà assistito daMontanelli di Lecco e Nicosia di Saronno. Quarto uomo Di Mario di Ciampino.
Enrico Giancarli