Pochi gol e calo fisico, il Teramo si è smarrito Paci studia soluzioni 

Due mesi senza vittorie, il Diavolo paga la sterilità in attacco e l’involuzione di giocatori chiave. Domenica c’è il Palermo 

TERAMO. Dov’è finito il Teramo brillante ammirato fino alla metà di novembre? L’amara sconfitta di Viterbo, nell’ultima giornata del girone d’andata, ha fatto allungare la serie negativa dei biancorossi. Sono otto le partite di campionato senza successi per la squadra di Massimo Paci, che è scivolata al quinto posto in classifica in compagnia di Catanzaro e Foggia.
I 28 punti conquistati al giro di boa rappresentano sì il miglior bottino degli ultimi cinque anni, ma a preoccupare è l’involuzione avuta dal Teramo dalla trasferta di Terni in poi. Fino al 22 novembre, giorno della sconfitta del Liberati (3-0), il Diavolo veleggiava in seconda piazza (a -4 dagli umbri), aveva la migliore difesa di tutta la Lega Pro ed era la squadra rivelazione del girone C. In due mesi lo scenario è decisamente cambiato, con il Teramo che è riuscito a raccogliere appena cinque punti in otto giornate (cinque pareggi e tre sconfitte) finendo giù dal podio per la prima volta dopo il ko dell’altroieri.
L’involuzione. Tanti i fattori che hanno portato alla crisi di risultati della squadra biancorossa. La sterilità offensiva, per esempio, sembra essere diventato un problema cronico. La mancanza di un bomber si fa sentire soprattutto nelle gare contro avversarie abbordabili (tra Cavese, Bisceglie e Viterbese, il Teramo ha racimolato un punto). Gli episodi, come si è visto a Viterbo (pali colpiti da Bombagi e Gerbi), non stanno più sorridendo come invece era avvenuto nella prima parte di stagione. Nelle ultime otto partite il Diavolo è andato a segno soltanto sei volte (una su rigore) e ha smarrito la capacità di mandare in rete più giocatori. A causare l’involuzione del Teramo ci si è messo anche il brusco calo di forma di un elemento-chiave come il centrocampista Carlo Ilari (5 reti nelle prime dieci partite), in aggiunta ai contrattempi che hanno condizionato quasi tutto il girone d’andata del trequartista Francesco Bombagi, che è però apparso in ripresa contro Avellino e Viterbese. I continui guai fisici di Lasik hanno fatto perdere solidità ed esperienza al reparto arretrato: da quando lo slovacco è di nuovo ai box per infortunio, a porta di Lewandowski (ottimo, invece, il suo rendimento) non è più rimasta inviolata.
Alcune scelte di Paci, nelle ultime giornate, hanno poi destato delle perplessità: spostare Santoro dalla mediana alla fascia sinistra, per fare spazio a Viero, non ha giovato al 21enne talento siciliano; in avanti non c’è un titolare stabile nel ruolo di prima punta e nella rosa ci sono elementi mai utilizzati (Di Matteo) o schierati con meno frequenza (Di Francesco) e per pochi minuti (Mungo) rispetto al passato. Sul piano tattico, inoltre, si nota l’assenza di un piano B che possa fare smuovere le acque in certe partite.
Verso Palermo. Oggi, dopo il lunedì di riposo, il Teramo inizia a preparare la seconda trasferta di fila in programma domenica (ore 12,30) a Palermo. Al Barbera, nel primo impegno del girone di ritorno, Paci dovrà rinunciare agli squalificati Arrigoni e Diakite. Tutto fermo, per il momento, sul fronte mercato. La pista Juve Stabia non sembra percorribile per il difensore Iotti, mentre in attacco, dopo la partenza di Bunino, non dovrebbero esserci innesti salvo occasioni last minute.
Gaetano Lombardino
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