Sebastiani: «Fatto tutto noi» Tonti: cinici e abili a soffrire
Pellacani: «Sconfitta simile a quella di Pesaro. Ripartiamo dalle cose buone»
PESCARA. Chi è cresciuto negli anni ’80 se lo ricorderà: ogni lunedì, dopo il telegiornale della sera, partiva la sigla di Lucio Dalla (insieme agli Stadio) per il “lunedì film” sul primo canale. E per la quarta volta, in questa stagione, allo stadio Adriatico-Cornacchia è andato in onda il film del lunedì. Ieri sera in cartellone c’era il derby tra le due squadre abruzzesi di serie C: partita dell’amicizia, del rispetto, del differente blasone e come ama ripetere il presidente del Pineto, Silvio Brocco, il derby tra Pescara e Pineto è anche espressione di due territori vicini che si abbracciano tra le colline che degradano verso il mare. Pescara e Pineto insieme hanno anche detto basta alla violenza sulle donne indossando all’ingresso in campo una maglietta con la scritta "Stop", in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. In campo il clima è stato un po’ meno amichevole, per il quinto scontro tra i professionisti. E il Pineto ha trovato il terzo successo (dopo ottobre 2023 in campionato e agosto scorso in Coppa Italia) in uno stadio in cui, evidentemente, si sente a suo agio. La tensione si è riverberata anche nel dopo gara nell’analisi anche di alcuni episodi poco sportivi che hanno condizionato il gioco e con la richiesta di chiarimenti da parte del presidente Daniele Sebastiani all’arbitro sulla gestione della partita. Il presidente è netto: «Il risultato è dipeso soprattutto dal nostro comportamento», ha affermato, «e se avessimo concluso 5-0 il primo tempo nessuno si sarebbe scandalizzato». Inevitabile la domanda sul rigore e l’espulsione: «Ultimamente siamo poco fortunati con gli arbitri», ha risposto Sebastiani, «il rigore poteva anche starci ma l’espulsione no». Il difensore del Pescara Filippo Pellacani fa un parallelo con l’altra partita persa dal Pescara a Pesaro: «È stata una gara dall’andamento simile a quella, con tante nostre occasioni non sfruttate e l’avversario che segna alla prima occasione», ha affermato Pellacani, «e come dopo quella partita dobbiamo ripartire dagli aspetti positivi». Il centrale biancazzurro ha avuto nel secondo tempo una ghiotta occasione per pareggiare e sul fallo da espulsione di Plizzari ha qualche dubbio: «Secondo me non era da rosso perché Plizzari è uscito cercando la palla e toccandola prima dell’avversario». Il capitano del Pescara Riccardo Brosco, ammonito nel finale, salterà la trasferta di Gubbio ed è stato rimproverato negli spogliatoi da mister Baldini la mancanza di lucidità: «Nell’azione del rigore del Pineto eravamo un po’ scoperti in difesa», ha rivelato Brosco, «perché siamo rientrati dopo l'intervallo con l'intenzione di fare gol e l’abbiamo pagata cara». Nei guanti di Alessandro Tonti, portiere del Pineto, si trovano molti dei meriti del risultato ottenuto dalla squadra di mister Tisci: «La nostra è stata una buona prestazione ed è indubbio che abbiamo portato a casa il risultato con grande sofferenza». «Il Pescara ci ha schiacciato nella nostra area soprattutto nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo», ha spiegato Tonti, «ma il nostro allenatore ci aveva avvisato del tipo di partita che avremmo dovuto affrontare con il Pescara e siamo riusciti a resistere sfruttando al massimo l'occasione propizia».
Delli Carri riparte. L’ex ds del Pescara Daniele Delli Carri riparte dalla Triestina che occupa l’ultima posizione del girone A del campionato di serie C. Appena 6 punti e una sola vittoria, alla prima giornata, in sedici partite. Per il dirigente contratto fino a giugno.
Ettore Cappetti
©RIPRODUZIONE RISERVATA.