Daniele Sebastiani, patron del Pescara calcio

PARLA IL PATRON DEL DELFINO

Sebastiani: «Mercato da 7, è l’anno della rinascita» 

Il presidente del Pescara: niente difensore? Preso Guth e ne abbiamo 5 in rosa

PESCARA. Senza colpi finali, il Pescara è uscito dal mercato con qualche punto interrogativo. Non è arrivato un difensore centrale esperto che reclamava Oddo e nemmeno una pedina in attacco, come alternativa ad Asencio e Ceter. Sono 18 i volti nuovi rispetto al passato campionato e ci vorrà del tempo prima di vedere il vero Delfino, come ha spiegato al Centro il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani.
Sebastiani, un voto al mercato del Pescara?
«Sette. Una sufficienza piena possiamo darcela, tra sei e mezzo e sette».

Massimo Oddo, allenatore dei biancazzurri
Il difensore centrale chiesto da Oddo, però, non è arrivato.
«Abbiamo preso Guth dall’Atalanta, che è un giovane promettente. L’allenatore avrebbe voluto un altro difensore di piede destro, ma non dimentichiamoci che tra 20 giorni sarà pronto Antei che in B è un giocatore super. In questo momento abbiamo cinque difensori di ruolo come Bocchetti, Drudi, Scognamiglio, Antei, Elizalde e, all’occorrenza, anche Jaroszynski può fare il centrale».
Sarebbe servito anche un terzo attaccante, non crede?
«D’accordo, ma l’ingaggio di un’altra punta non è mai stata una priorità. Se fosse capitato qualcosa di interessante, l’avremmo sicuramente ingaggiato, ma così non è stato. Abbiamo due attaccanti di categoria come Asencio e Ceter, oltre al nostro giovane Belloni sul quale possiamo tranquillamente puntare».
Ora c’è la possibilità di ricorrere al mercato degli svincolati.
«Quel tipo di mercato potrebbe rappresentare una opportunità, ma non sempre. Comunque, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni e, poi, faremo le valutazioni».

Mirko Drudi, difensore centrale, classe 1987
Il Pescara adesso ha una rosa extralarge con oltre 30 giocatori. Ci saranno problemi di gestione?
«Li ho contati e ne sono 27, non considerando gli infortunati, tipo Di Grazia e Del Favero, oltre ad alcuni giocatori che potrebbero andare a giocare con la Primavera, tipo Elizalde, ma anche Ventola, ad esempio, che fino a gennaio può andare a giocare con la squadra di Iervese».
Luca Crecco, però, è rimasto in biancazzurro e sarà difficile vederlo in campo calcolando la concorrenza.
«Non è vero, perché Crecco è un giocatore che l’anno scorso ha ricoperto più ruoli e può tornare utile. È un jolly da tenere in considerazione».
Non avete lasciato partire Drudi, che era richiesto dal Cesena. Ora potrebbe rinnovare il contratto?
«Gli abbiamo proposto il rinnovo per un altro anno e adesso vedremo cosa succederà. Da parte nostra la volontà c’è».
Dopo la fine del calciomercato cosa ha detto a Massimo Oddo?
«Nulla di particolare. A Massimo non abbiamo chiesto la serie A. Deve solo allenare, poi, a tutto il resto, ci pensiamo noi. Deve stare tranquillo e lavorare perché abbiamo piena fiducia in lui».
Chi si è mosso meglio nel finale di mercato?
«L’Ascoli – con i colpi riguardanti gli ingaggi di Kragl e Pierini – si è mosso molto bene. Anche il Vicenza, assicurandosi Longo, ha fatto un bel colpo».
Quali sono le squadre più forti della B?
«Quest’anno, più delle stagioni passate, il torneo sarà particolarmente agguerrito. Ci sono 8-9 squadre molto forti, come Monza, Spal, Empoli, Lecce, Brescia e Salernitana, oltre al Cittadella che farà un campionato di livello».
Il Pescara è da considerare tra le 8-9 squadre in grado di lottare per la zona alta della classifica?
«Per prima cosa il Pescara non deve farci soffrire, visto come è andata a finire la scorsa stagione. A Massimo Oddo, ripeto, non abbiamo chiesto di vincere il campionato. Vogliamo disputare un torneo tranquillo. Questo, dopo il campionato scorso disastroso, è l’anno della rifondazione e della rinascita. Sappiamo bene che la rosa è radicalmente cambiata, i giocatori sono insieme da poco tempo rispetto alle altre squadre e ci vorrà del tempo per trovare l’amalgama. Senza fretta, con calma, lavoriamo e ripartiamo».
Chiuso il mercato, ora il suo mirino si sposta sulla società? Pronto ad accogliere nuovi soci o vendere il Pescara?
«A questa cosa ci lavoro sempre, ma, calcolando anche il periodo che stiamo vivendo, sarà difficile trovare una soluzione a breve termine. La nostra società, tra l’anno scorso e quest’anno, a causa dei problemi legati al Covid, ha perso e perderà in totale circa 6 milioni di euro. In un periodo come questo tutti i club, compreso il nostro, vanno in sofferenza».
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