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Teramo, ricorso al Coni, oggi forse il no

Il campionato può partire tranquillamente. Il collegio di garanzia del Coni, infatti, ha rigettato il ricorso del Seregno che chiedeva la sospensione cautelare dei tre gironi a 18 squadre

Il campionato di Lega Pro può partire tranquillamente. Il collegio di garanzia del Coni, infatti, ha rigettato il ricorso del Seregno che chiedeva la sospensione cautelare dei tre gironi a 18 squadre e il ripristino del format a 60 squadre. La decisione è arrivata ieri sera, poco dopo le ore 20, dopo che in mattinata si era svolto il dibattimento. Con la bocciatura del Seregno svaniscono i sogni di Sambenedettese, Taranto, Viterbese, Fondi, Legnano, Forlì, Parma e Venezia, che avevano ricorso sulla scia del club brianzolo.

Ieri sera era atteso anche un pronunciamento sui ricorsi del Teramo, della Vigor Lamezia e della Torres. Che hanno chiesto di bloccare i campionati di serie B e di Lega Pro in via cautelare in attesa delle motivazioni della sentenza di secondo grado dei processi sportivi. Non è arrivata la decisione del collegio presieduto dall’ex ministro Franco Frattini. E’ probabile che venga ufficializzata in mattinata. Ma la sensazione è che si vada verso un no. Ovvero verso il rigetto per mancanza di motivazioni.

Al massimo il Coni potrebbe imporre alla federazione di rendere note le motivazioni nel giro di pochi giorni per poter poi adottare una deliberazione sui ricorsi che sono arrivati da più parti. Ad esempio, anche dal Forlì e dal Gubbio (ieri sera è stato notificato) che si sono appellati contro la riammissione del Teramo in Lega Pro dopo che in primo grado era stato retrocesso in serie D, come il Savona.

Una sorta di tutti contro tutti davanti al Coni, una coda velenosa dei processi che si sono svolti la scorsa settimana a Roma. Una decisione nel merito non può essere presa, da parte del Coni, dal momento che la corte di appello federale non ha motivato i verdetti. E’ difficile ipotizzare il blocco dei campionati quando ormai la macchina organizzativa delle varie società è già partita. Tutt’al più il Coni può chiedere alla Figc di ufficializzare le motivazioni in breve tempo per prendere, poi, in esame i ricorsi nei prossimi giorni prima che scendano in campo le squadre che hanno beneficiato delle sentenze di secondo grado. Ma, va detto, che regnava un certo pessimismo ieri sera tra gli avvocati. A Roma, al Coni, era presente anche il presidente del Teramo Luciano Campitelli, squalificato per tre anni per illecito sportivo per la partita Savona-Teramo del 2 maggio scorso. Una partita che due gradi di giudizio hanno sentenziato essere stata combinata per favorire la promozione in B dei biancorossi. Una promozione revocata (anche) dalla corte d’appello. Campitelli era a Roma con gli avvocati Chiacchio e Cozzone che hanno patrocinato anche altri ricorsi (l’unico accolto ieri quello del Gebilson riammesso in serie D).

La sensazione è che si rischi di discutere i ricorsi del Teramo – e degli altri club – quando i campionati saranno già partiti.

Sì, perché da domani si scenderà regolarmente in campo con gli anticipi di serie B e Lega Pro. Il ricorso del Seregno che ha chiesto il ripristino del format a 60 squadre della Lega Pro è stato bocciato. In pratica, il Coni ha dato il via libera all’opera di ridimensionamento degli organici avviato dalla federazione.

«L’organico attuale del campionato di Lega Pro», spiega la sentenza di legittimità, «non risulta essere l’effetto di un’indelebile, autoritaria riduzione con provvedimento federale, ma rappresenta la presa d’atto che soltanto le squadre con i requisiti erano iscrivibili ed il numero delle stesse non raggiunge le sessanta unità».

@roccocoletti1

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