Abruzzo, roghi di Tir in A14: sotto accusa i carichi troppo pesanti

Dopo l’ultimo episodio potrebbe cambiare la segnaletica nel tratto in salita tra i caselli di Pescara Nord e Atri-Pineto. L'Associazione “Robin Hood” chiede più tutele per gli automobilisti

PINETO. L’ennesimo Tir in fiamme nella galleria Solagne dell’A14, con tanto di traffico nel caos, scatena proteste ma innesca riflessioni sul perchè di un fenomeno che diventa sempre più frequente.

Le proteste sono quelle dell’associazione dei consumatori “Robin Hood” che chiede più tutele per gli automobilisti, mentre fonti interne della polizia autostradale nell’avviare le indagini sul perchè dell’ennesimo episodio puntano il dito sul tratto in salita che i mezzi pesanti affrontano sulla corsia nord , tra i caselli di Pescara Nord e Atri-Pineto, prima di entrare nella galleria Solagne. Potrebbe essere questa una delle cause che porta al surriscaldamento del motore da cui, quasi sempre, parte poi l’incendio. «Soprattutto», dice un agente, «quando i mezzi trasportano un carico troppo pesante». E se questa ipotesi sarà confermata non è escluso che nella zona potrebbe essere predisposta anche una nuova segnaletica per i mezzi pesanti, a cominciare proprio da diversi limiti per il carico. Ma questo appartiene al futuro.

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Il presente è fatto dell’ennesimo incendio, il quarto a partire da gennaio, che scatena il panico degli automobilisti e blocca il traffico sia in autostrada sia sulla statale 16 dove domenica pomeriggio si sono formate lunghissime code. «Gli automobilisti pagano il pedaggio», dice Pasquale Di Ferdinando, dell’associazione dei consumatori “Robin Hood”, «e quindi devono essere tutelati. In quella galleria dovrebbero essere installati dei sistemi di rilevamento, come quelli che si trovano nella galleria del Gran Sasso, che consentano nell’immediatezza di far scattare subito l’allarme e quindi di evitare agli automobilisti di continuare ad entrare. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i disagi degli automobilisti». Fortunatamente nell’ultimo, incendio, quello divampato domenica e che ha coinvolto un mezzo pesante che trasportava della frutta, non ci sono state conseguenze per gli automobilisti. Ma non sempre è stato così.

Il 12 gennaio, sempre nella galleria Solagne, per un altro Tir andato a fuoco si sfiorò una tragedia: allora decine di automobilisti scapparono a piedi dal tunnel lasciando le macchine e nove di loro rimasero intossicati dal fumo e per questo finirono in ospedale. Ancora automobilisti bloccati, ma fortunatamente senza conseguenze, per il camion andato a fuoco a febbraio nel tunnel di Collepino, sempre sulla corsia nord dell’A14.(d.p.)

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