PINETO

C'è un Tricolore in più lungo la costa, è la Torre di Cerrano / VIDEO

Il simbolo della costa teramana e dell'area marina protetta illuminato di verde-bianco-rosso fino alla fine del mese. E l'associazione Paliurus chiede che la spiaggia sia maggiormente tutelata chiudendo anche alcune zone al turismo di massa

PINETO. C'è un Tricolore in più lungo la costa abruzzese. E' quello che illumina di notte la Torre di Cerrano, simbolo della costa teramana e dell'omonima Area marina protetta (Amp). Le luci verdo-bianco-rosso sono state accese l'altra sera 2 giugno per celebrare la Festa della Repubblica. Sarà così ogni sera fino alla fine del mese in modo da rappresentare anche una sorta di lancio della stagione estiva per la costa teramana.

L’iniziativa, coordinata dalla cooperativa Clematis, a cui sono affidati alcuni servizi turistici dell’Amp insieme alla Rti Cerrano sostenibile, è a cura della Regione, Provincia di Teramo, Comuni di Pineto e Silvi e Amp Torre del Cerrano su un'idea dello scenografo, realizzatore e pittore di scena Paolo Cameli.

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Che bella la Torre di Cerrano rivestita con il Tricolore
Il simbolo della costa teramana resta così fino alla fine di giugno (video di Amp Cerrano)

Alla prima accensione del 2 giugno e quindi alla cerimonia hanno partecipato i sindaci di Pineto e Silvi, Robert Verrocchio e Andrea Scordella, per la Regione il consigliere Tony Di Gianvittorio e per la Provincia, ente proprietario della Torre, la consigliera Beta Costantini. Il presidente Amp Torre del Cerrano, Leone Cantarini, ha fatto gli onori di casa mentre Morena Ciapanna e Claudio Di Giancaterino, rispettivamente della cooperativa Clematis e il direttore tecnico della cooperativa Cogecstre, hanno esposto le iniziative in programma per la stagione estiva: dai laboratori didattici alle visite guidate.

Intanto l'associazione "Paliurus - natura, storia ed ecoturismo" di Pineto, chiede che l'Amp sia tutelata anche chiudendo l'accessibilità di alcune zone al turismo di massa. L'invito arriva all'indomani dell'occupazione dell'arenile della zona B in maniera incontrollata da parte di bagnanti, con ombrelloni e gazebo, malgrado l'ordinanza sindacale che vieta fino al prossimo 7 giugno l'apertura alla balneazione nelle spiagge libere. L'associazione chiede agli enti preposti di «dimostrare una coerenza attesa sulle azioni di tutela e valorizzazione poste alla base di un'area protetta e per cogliere l'occasione di dare ordine alle cose viste le imposizioni dei protocolli di sicurezza per Covid-19». «Sappiamo bene come le poche nidificazioni di Fratino (Charadrius alexandrinus) che continuano a esserci in questa zona, fortunatamente ancora ospitale per questa specie da proteggere perché in rarefazione sui nostri litorali, siano continuamente minacciate da tante avversità, naturali e dovute all'uomo».