ROSETO

Evento al Borsacchio, nascono e raggiungono il mare 22 tartarughine / VIDEO

La schiusa nella riserva naturale seguito dalle guide volontarie, è la terza volta che avviene in Abruzzo in dieci anni

ROSETO. L'estate difficile della Riserva Borsacchio, a Roseto, si chiude con un evento magico: la schiusa delle uova di un esemplare di Caretta caretta, che ha scelto di nidificare all'interno della riserva. Un evento raro in Abruzzo. Negli ultimi 10 anni è il terzo nido individuato in tutta la regione, il secondo a Roseto degli Abruzzi dopo l'episodio del 2013 che, per molto tempo, è stato il nido individuato più a nord nell'Adriatico.

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Le emozionanti immagini del tartarughino appena nato al Borsacchio
Il video a infrarossi girato dalle guardie ambientali del WWF e Centro Studi Cetacei nella riserva naturale vicino Roseto

Il nido è stato deposto fra la notte del 17 e 18 luglio 2023 ed i volontari delle Guide del Borsacchio, impegnati ogni giorno in riserva nel cercare di salvare le specie che vivono nell'area protetta, hanno individuato le tracce sulla sabbia grazie alle delimitazioni poste sulla spiaggia per i nidi di fratini e le specie di flora , consentendo così alle tracce di rimanere visibili senza il calpestio dei passati.

Da quel momento si è subito attivato il Centro Studi Cetacei con i volontari specializzati e dal 31 agosto scorso sono, con le Guide a supporto, in presidio H24 in prossimità del nido di Tartaruga Marina, per tutelarlo e raccogliere dati importanti.

Uno sforzo incredibile svolto da volontari che per 45 giorni hanno percorso, anche 8 volte al giorno, la Riserva a piedi per informare i passanti e non compromettere il nido e dopo con la presenza in turni H24.

Nella notte fra sabato e domenica scorsa la prima schiusa con 17 esemplari arrivati al mare, poi altre 3 ed infine due schiuse singole per un totale di 22 tartarughe marine arrivate al mare. Il presidio rimane ancora secondo i tempi e le procedure degli esperti del Centro Studi Cetacei per garantire la massima tutela e dar le migliori opportunità di sopravvivenza.

"L'auspicio è che dal nido usciranno altre tartarughe a breve. I volontari saranno lì pronti. Questo nido nella Riserva Borsacchio rappresenta un riscatto, verso lo stallo che vive l'area protetta. E' un ulteriore elemento che richiama l'importanza dell'area e il suo valore naturalistico. Ricordiamo infine che le tartarughe tornano sempre dove sono nate per nidificare quindi, fra circa vent'anni, le piccole che sopravviveranno torneranno su questa riserva che speriamo abbia maggior considerazione da parte degli enti", dicono i responsabili del WWF di Teramo.

(o.d'a.)