Finisce in carcere con l’accusa di aver maltrattato i genitori 

Si tratta di un trentenne di Mosciano coinvolto nell’inchiesta sulla morte di Giulia Di Sabatino Era stato indagato, poi archiviato, per istigazione al suicidio della ragazza precipitata dal cavalcavia

GIULIANOVA. Il suo nome è uno dei tre coinvolti (e di recente tutti definitivamente archiviati) nell’inchiesta per istigazione al suicidio aperta dalla Procura teramana sulla morte di Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto precipitata da un cavalcavia dell’A14 cinque anni fa.
Da ieri il giovane della Panda (così definito all’epoca dalle cronache) è finito in carcere con la pesante accusa di maltrattamento ai genitori. L’uomo, un trentenne di Mosciano, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Giulianova in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Marco Procaccini su richiesta del pm Francesca Zani. Secondo l’accusa dell’autorità giudiziaria il giovane in più occasioni avrebbe maltrattato i genitori, in alcuni casi arrivando anche ad alzare le mani, per ottenere dei soldi da usare anche per l’acquisto di sostanza stupefacente. Fatti che sarebbero avvenuti in alcune occasioni e che avrebbero portato i familiari a rivolgersi ai militari da cui sarebbero poi partite le indagini finite sul tavolo dell’autorità giudiziaria. Accertamenti, con testimonianze raccolte dagli stessi carabinieri, che hanno portato il sostituto procuratore Zani a chiedere ed ottenere la custodia cautelare in carcere . Accuse, quelle contestate, da cui l’indagato (assistito dagli avvocati Cataldo e Francesco Mariano) potrà difendersi nel corso dell’interrogatorio di garanzia in programma per domani nel carcere teramano di Castrogno.
E intanto, nei giorni scorsi, i carabinieri della compagnia di Giulianova impegnati nell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti (oltre che in questi giorni di emergenza coronavirus nell’attività di controllo elle misure di contenimento) hanno denunciato per spaccio un 24enne romano, ma residente nella cittadina. Nel corso di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 3,5 grammi di hascisc e di un grammo di marijuana già suddivisi in dosi (da qui l’accusa di spaccio). Un 28enne del posto, invece, è stato trovato alla guida di una macchina con la patente revocata e con il mezzo senza assicurazione. L’uomo è stato trovato alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e si è rifiutato di sottoporsi al test. È stato denunciato per questo e per guida senza patente. La macchina è stata sequestrata.
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