Liquami in mare a Silvi, divieto bis di balneazione

Dopo sette giorni altri sversamenti e tombini in tilt: i turisti lasciano la spiaggia il sindaco: niente bagni fino a quando non avrò i risultati delle analisi

SILVI. Saltano i tombini a Silvi sud e la strada si riempe di liquami che finiscono in mare. Il sindaco Gaetano Vallescura è costretto a firmare una nuova ordinanza di divieto di balneazione nel giro di sette giorni: il tratto di mare interessato è lo stesso della settimana scorsa, ossia quello antistante i grandi alberghi di fronte via della Marina. Tante le proteste di turisti, residenti ed albergatori costretti a far fronte ad una situazione che non sembra avere fine, con un’altra domenica di divieti. Dice Vallescura: «c’è stato l'ennesimo incidente, un blocco al sistema di sollevamento delle pompe dovuto ad un cortocircuito elettrico che ha causato uno sversamento di liquami durato solo 10 minuti nello stesso punto della scorsa emergenza. Ci siamo subito attivati per scoprirne le cause.In autotutela mi sono sentito in dovere di salvaguardare la salute della gente e di vietare i bagni nella zona.Il divieto di balneazione verrà revocato quando avrò i risultati delle analisi». E aggiunge: «l'Aca ci ha comunicato che il problema comunque è stato risolto in poche ore». Alcuni testimoni raccontano che vicino alla farmacia comunale i tombini sono stati sollevati dalla forza delle acque nere che si sono riversate lentamente verso il mare. Con tutto il loro carico di tanfo. Il fenomento degli sversamenti lampo sembra interessare anche altre zone più a nord di Silvi.Liquami in mare sono stati avvistati anche venerdì scorso nei pressi della spiaggia antistante il Villaggio del fanciullo. Altri vicino allo stabilimento "il Gabbiano". Il titolare Giacomo Di Simone racconta: «siamo sommersi di proteste, qui l'emergenza non è finita affatto, al contrario di quello che dice il sindaco le famiglie vanno via da Silvi,l'altro giorno ho fatto uscire la gente dall'acqua perchè c'erano bolle e vermi sulla battigia. Dagli scoli usciva di tutto: escrementi,melma,carta igienica». La guardia costiera e la protezione civile ieri hanno provveduto a fare nuovi prelievi di acqua. Tra i cittadini ormai serpeggia lo sconforto vedendo l'estate che sfuma e le vacanze che terminano con l'amaro in bocca.Dice Gianluca Di Costanzo : «quello che è successo è di una vergogna assoluta sia per l’odore nauseabondo sia per diritti del vacanziero comune che a fronte della richiesta di andare via dal posto si sente dire che al momento non c’è divieto di balneazione e che se vuoi andare via è una tua decisione arbitraria. Io andrò via (forse perdendo i soldi del soggiorno faticosamente risparmiati per un anno) privando i miei due bambini della tanto desiderata vacanza estiva». Luciana Falcone viene a Silvi dal 1974 e dice: «ho due appartamenti in zona Piomba, gli amministratori ci hanno distrutto le vacanze, le strade puzzano,l'acqua non c’è , ed il bagno non si può fare. A che serve venire di nuovo?». Ciro Destino da Canosa di Puglia racconta l'odissea che ha dovuto passare per le sue due figlie di 13 e 17 anni :«Da due giorni vomitano, hanno diarrea e febbre alta.Ci hanno prescritto dei farmaci contro un virus. Penso che le mie bimbe lo abbiano contratto facendo il bagno.Non sapevamo di questa emergenza e ci siamo tuffati come se nulla fosse». E a questa segnalazione risponde il vice sindaco Enrico Marini che dice: «su queste cose non si scherza. Se c’è qualcuno che ha dei sintomi legati a possibili virus che potrebbero aver a che fare con l’acqua deve andare in ospedale e dirlo».

Domenico Forcella

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