I CONTROLLI

Roseto: case senza fognatura, le acque di scarico finivano in mare

La scoperta della guardia costiera in una palazzina. A Corropoli rifiuti incontrollati in un'autocarrozzeria, ad Ancarano 4 attività sversavano i reflui in un canale che sfocia nel fiume Tronto. Sanzioni da 6.000 a 60.000 euro

ROSETO. Si sono da poco concluse le attività di accertamento di alcuni illeciti in materia ambientale della guardia costiera di Giulianova, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Pescara. I militari, supportati dal personale tecnico dell’Arta Abruzzo distretto provinciale di Teramo e dal personale della società Ruzzo Reti, hanno scoperto scarichi domestici non autorizzati che confluivano direttamente in mare, ovvero in impianti idrici sfocianti lungo la costa e un deposito incontrollato di rifiuti.
Nel dettaglio, a Roseto, in una palazzina di 20 unità abitative, 6 appartamenti non erano allacciati alla pubblica fognatura, quindi scaricavano i reflui domestici direttamente all’interno del canale delle acque bianche per poi sfociare in mare, senza alcun filtro o alcun tipo di trattamento delle stesse.
A Corropoli, invece, veniva constatata la presenza di un’autocarrozzeria che, all’interno del proprio piazzale, deteneva in maniera incontrollata materiali sparsi e depositati su un terreno non impermeabilizzato completamente esposti agli agenti atmosferici e pericolosi per l’ambiente circostante.


Infine, ad Ancarano, i militari hanno individuato tre attività commerciali che sversavano i reflui dei propri scarichi domestici e di una attività ristoratrice (tra cui detersivi, oli da cucina, grassi oleosi e acque di prima pioggia) in un canale di acque meteoriche sfociante nel fiume Tronto.
A conclusione dell’articolata attività di ispezione, sono state inflitte tre sanzioni amministrative da 6.000 a 60.000 euro ed è stata redatta e inviata all’autorità giudiziaria un’annotazione per la mancanza di autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali, provenienti dal piazzale superiore a 1000m2. Per tutti gli scarichi non autorizzati è stata immediatamente disposta l’interruzione, con obbligo di allaccio alla pubblica fognatura.