Sì a dehors e tavolini all’aperto «Rilanceremo le attività di Alba» 

La giunta approva la delibera che permette a bar e ristoranti di allargarsi sul suolo pubblico fino al 31 ottobre e per un massimo di 35 metri quadrati. Saranno sacrificati diversi posti auto

ALBA ADRIATICA. Sì a dehors e tavolini all’esterno dei locali di Alba Adriatica: le attività potranno occupare lo spazio pubblico esterno per garantire il distanziamento sociale e rilanciare l’economia della città, ma solo fino al 31 ottobre prossimo. Come anticipato nei giorni scorsi dall’assessore al commercio Paolo Cichetti, l’amministrazione comunale ha approvato una delibera ad hoc, con tanto di modello di domanda semplificata e soprattutto di disciplinare, per garantire anche «la riqualificazione formale e funzionale dell’ambiente urbano e di promozione turistica».
La misura era stata richiesta a gran voce dagli esercenti di diverse zone del territorio cittadino, a partire dai titolari di ristoranti e bar di viale della Vittoria. Nell’atto di approvazione, motiva così la decisione la giunta del sindaco Antonietta Casciotti: «L’amministrazione, alla luce dell’evoluzione della normativa emergenziale, della necessità di rispettare le misure imposte a tutela della salute e della drammatica situazione che sta colpendo l’economia cittadina e al fine di agevolare una coerente e rapida ripresa delle attività di ristorazione nel territorio comunale e al fine di tutelare la salute pubblica, intende quale azione concreta orientata e finalizzata al rilancio del tessuto produttivo locale, facilitare e aumentare le occupazioni di suolo pubblico, prevedendo il pieno recepimento delle disposizioni governative». 35 sono i metri quadri massimi concessi sia per l’ampliamento delle autorizzazioni già in essere, sia per le nuove occupazioni di suolo pubblico. Le attività esterne, che non devono recare disturbo alla quiete pubblica, possono restare aperte dalle 7.30 all’una della notte.
Nel disciplinare l’amministrazione spiega cosa intende per dehors: «Una struttura precaria esterna costituita da elementi, mobili o smontabili o facilmente rimovibili, posti temporaneamente in modo funzionale e armonico sullo spazio pubblico che delimitano ed arredano lo spazio, per il ristoro all’aperto, annesso agli esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Gli elementi che compongono i dehors sono: tavoli, sedie, poltroncine e simili; pedane; elementi di copertura (tende e ombrelloni di varie tipologie); elementi di delimitazione; impianti di illuminazione». Il disciplinare, dettagliato in ogni minimo aspetto, consente l’installazione dei dehors non solo sui marciapiedi, visto che deve essere assicurata la continuità dei percorsi pedonali, ma anche e soprattutto sugli stalli di sosta per le auto. Il disciplinare prevede anche genericamente l’ipotesi dell’istituzione di aree pedonali. In municipio non sembrano però essere stata ancora assunte decisioni definitive al riguardo, soprattutto in merito all’isola pedonale fissa serale sul lungomare, richiesta da un gruppo di esercenti ma che produrrebbe conseguenze importanti sulla viabilità.
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