Scatta il piano salva-Mazzini Trasferiti i pazienti di due reparti 

La Asl svuota Oncologia e Medicina interna, che verranno sanificati. I sanitari positivi sono 48 Ieri due ultra70enni morti agli Infettivi. La buona notizia: è stato circoscritto il caso dell’Utic

TERAMO. È stata un’altra giornata difficile, quella di ieri, a Teramo e provincia. Innanzitutto perché sono morte altre due persone, un uomo di 71 anni e una donna di 76, entrambi teramani e ricoverati nel reparto Infettivi Covid del Mazzini. E poi perché la Asl ha dovuto avviare azioni drastiche per impedire che il numero dei contagiati tra personale e pazienti dell’ospedale teramano continuasse a crescere. In ogni caso il Mazzini resterà il presidio centrale della sanità teramana. Così assicura il direttore generale Maurizio Di Giosia nell’illustrare quanto la Asl ha fatto ieri per fronteggiare l’emergenza nell’emergenza.
IL TRASLOCO. L’azienda sanitaria, dai risultati dei tamponi eseguiti finora sia sui pazienti ricoverati che sul personale sanitario dell’ospedale di Teramo (che fino a ieri contava 48 contagiati, otto medici e 40 infermieri: numero destinato a salire), ha verificato che i reparti particolarmente colpiti sono stati due: quello dei ricoveri di Oncologia e quello di Medicina Interna. L’azienda, che ha messo il proprio personale in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte del medico competente, ieri ha trasferito i ricoverati risultati positivi nei posti letto esclusivamente dedicati a pazienti con Covid-19 presso l’ospedale di Atri. Terminate le operazioni, i locali delle unità operative interessate saranno sanificati «anche con nebulizzatori di ultima generazione, acquistati proprio in occasione dell’emergenza sanitaria in corso, che consentiranno la riapertura immediata dei reparti stessi», si legge in una nota. Inoltre, considerato quanto accaduto, la Asl ha deciso «di sottoporre a tampone tutti gli operatori sanitari e anche tutto il personale non sanitario che comunque opera all’interno dei presidi ospedalieri, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei ricoverati». Chi risulterà avere il Covid sarà messo in isolamento domiciliare.
LE BUONE NOTIZIE. La buona notizia di ieri al Mazzini è che il caso dell’Utic è stato circoscritto ed è stato necessario solo sanificare la stanza dov’era ricoverato il paziente positivo. Un’altra buona notizia arriva da Giulianova: sarebbero risultati negativi all’esito del tampone medici e personale sanitario sottoposti all’esame dopo l’accertata positività di un anestesista rianimatore. A Giulianova il reparto pre-Covid per i soli casi sospetti è al limite della capienza e la Asl potrebbe allestire una zona da dedicare all’emergenza nell’ex reparto di otorino. In generale, la Asl sta predisponendo altri posti letto riservati ai pazienti Covid, utili alle eventuali ulteriori necessità. Una struttura che potrebbe essere messa a disposizione è la Rsa di Bivio Bellocchio a Giulianova.
IL REPORT. Alle 16.30 di ieri, alla Asl di Teramo i pazienti ricoverati positivi al Covid-19 erano 82, così distribuiti. Ospedale di Teramo: 31, di cui 5 in Rianimazione. Ospedale di Atri: 51, di cui 7 in Rianimazione. Tra gli 82 ricoverati, 15 pazienti sono residenti di altre province. I pazienti positivi al Covid-19 in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva sono 160. Le persone (provenienti dal nord Italia o che hanno avuto contatti stretti con pazienti positivi al Covid-19) poste in isolamento domiciliare, con sorveglianza sanitaria attiva, sono 407.
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