SILVI. A Silvi, in occasione del consiglio comunale di venerdì, l’opposizione ha alzato il livello di scontro sul tema dell’attuazione del Peba, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto redatto circa un anno fa dall’ingegner Alessandro Italiani è finalizzato a sanare varie difformità edilizie che non tengono conto delle esigenze di accessibilità da parte dei disabili. È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel dicembre 2023 ed è rispuntato grazie a un’interrogazione del consigliere comunale d’opposizione Vito Partipilo che accusa: «Il Peba al momento non ha prodotto risultati tangibili. L’unica opera pubblica che è stata adeguata è il palazzetto dello sport dove sono state rifatte due docce e due bagni per disabili che peraltro sarebbero già dovute esserci essendo il palasport un luogo pubblico dove possono accedere tutti compresi di portatori di handicap. La maggioranza sta ancora pensando come intervenire sul lungomare ed al momento non c’è nessuna evidenzia strutturale che faccia pensare che il Peba sia stato attuato per rendere la città più inclusiva. Ancora una volta le risposte alle varie interpellanze e le mozioni, tutte propositive, danno contezza di una amministrazione sorda alle proposte e alle istanze». E aggiunge: «L'unica nota positiva l'intervento del consigliere Gianni Di Febo che ha chiesto e ottenuto la collaborazione delle minoranze alla redazione di un regolamento per le aree pedonali urbane». Nel piano Peba era previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche alla stazione ferroviaria, nelle scuole, nelle chiese, nei marciapiedi sul lungomare e negli accessi in spiaggia.
Il Peba è stato inviato agli organi governativi che hanno provveduto ad inserire il Comune di Silvi tra quelli che hanno diritto al 5% in più dei finanziamenti pubblici, da destinare proprio alla realizzazione degli interventi segnalati anche dall’associazione Carrozzine determinate.
Domenico Forcella