Trionfo Pescara, è il ritorno di Zemanlandia

Pagano: «Tra i tifosi c'era quasi un senso di gloria». L’allenatore boemo vuole prepararsi bene per la trasferta di Verona: «La squadra ha risposto bene, ma adesso inizieremo con i gradoni»

PESCARA. Il grande botto. Lo spettacolo nello spettacolo. Zemanlandia è tornata, anzi, a Pescara, non è mai sparita. Mancava solo lui, il boemo, che doveva inserire il codice d’accesso. La combinazione per riaprire la città dei sogni. Ultimo posto in classifica, situazione compromessa per quanto riguarda la salvezza, ma nella graduatoria dello spettacolo il Delfino è schizzato in vetta.Una “manita” all’esordio che “Sdengo” non aveva mai centrato nella sua carriera, come non era mai capito al Pescara in serie A di vincere 5-0. Per la prima volta in carriera ha rifilato 5 gol senza incassarne nessuno alla prima gara da allenatore. È successo, ieri, all’Adriatico. Ma lui è sempre il solito. Ti guarda, anzi ti fissa, una lunga pausa e poi risponde alle domande, in sala stampa. «Speriamo di vincere la prossima partita, ma 1-0».

leggi anche: Effetto Zeman, ciclone Pescara: 5 gol al Genoa La squadra biancazzurra impone per 90' minuti il suo gioco e tutto il tridente va a rete con Benali e le doppiette di Caprari e Cerri. Spettacolo e applausi come non se ne vedevano da mesi. Zeman vola basso: «Hanno fatto tutto i ragazzi», ma da martedì allenamento con mille metri e gradoni

Sinfonia boema, orgoglio pescarese. L’intreccio è presto fatto ed ecco che l’Adriatico per un pomeriggio è tutto ai suoi piedi. «La partita è venuta fuori bene», dice, come uno scultore che guarda soddisfatto la propria opera d’arte. «Non avevo prima e non ho adesso la bacchetta magica. Abbiamo solo buttato la base, la squadra ha risposto bene e adesso si può solo migliorare». Nei suoi pensieri c’è un chiodo fisso: la preparazione atletica. «Non li ho trovati bene fisicamente», dice, spiegando poi che il suo riferimento va anche a coloro che sono stati fuori per diverso tempo prima di arrivare a Pescara nel mercato di gennaio. «Martedì (domani, ndr) cominciamo a lavorare sul serio, faremo i mille metri e anche i gradoni». La terapia d’urto è appena iniziata e alle porte c’è una selezione naturale. Coloro che seguiranno il boemo avranno vita facile, chi non riuscirà a sopportare i ritmi, si “farà fuori” da solo.

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«Cambiare non è mai facile, mancava l’applicazione. Speriamo di continuare a lavorare con l’entusiasmo, come singoli non abbiamo dei giovanissimi, abbiamo qualche vecchio, che voglio fare giocare». Caprari, Benali e Cerri, però, è il tridente che “Sdengo” vorrebbe trasformale in quello dei sogni. «Caprari ha grande qualità, ma può migliorare tanto. Tecnicamente è molto bravo e deve migliorare tatticamente. Su Benali dico che mi è piaciuto. Ha tanta voglia anche se tatticamente dovrebbe fare cose diverse, ma ha lavorato tanto e spero possa fare di più». E poi la sorpresa è sicuramente Alberto Cerri, che con il boemo potrebbe finalmente esplodere. «Lo seguo da quando era al Parma, me ne hanno sempre parlato molto bene. È una piacevole sorpresa e spero che continui». Zeman guarda al futuro. «Non possiamo pensare alla salvezza perché ci sono troppi punti di distacco e le altre tre davanti dovrebbero fermarsi. La prestazione con il Genoa ci può dare solo grandi stimoli. Non abbiamo fatto tutto, ma i ragazzi hanno fatto sapere che si impegnano, che sono concentrati. Siamo contenti per aver finalmente rotto l’incantesimo».

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Zdenek Zeman si gode lo strepitoso ritorno sulla panchina. «I tifosi? Non voglio fare delle scelte, dico che mi piacerebbe se venissero ad aiutarci, col Genoa ce l’abbiamo fatta anche senza loro, spero si convincano». E rivela anche un retroscena su alcuni schemi. «Il gol su calcio d’angolo l’abbiamo provato una volta, con altre squadre ho provato per anni e anni senza mai riuscirci...Potevo fare poco in due giorni con le indicazioni che ho dato, ma i movimenti li hanno presi sul serio e ci sono riusciti. Contento per loro, basta che non pensino sia finita». «Se sono disposto a smettere di fumare per la salvezza del Pescara? No, fammi fumare ancora. Sono noto purtroppo solo per quello, vorrei esserlo anche per altro...»

Pagano: dagli spalti un senso di gloria. «Ieri come sempre ero in tribuna a seguire la partita e la sensazione è stata incredibile, soprattutto al terzo gol dei biancazzurri. Normalmente la gente, delusa, abbandonava lo stadio dopo mezz'ora, ieri invece l'entusiasmo era palpabile». Così Rocco Pagano, ex calciatore del Pescara di Galeone, interpellato sulla vittoria show per 5-0 del Pescara dello Zeman bis sul Genoa. «C'era quasi un senso di gloria - dice ancora Pagano - soprattutto perché ormai i tifosi si sentivano feriti dai risultati conseguiti dalla squadra».

Il comico 'Nduccio: tutto fumo e niente arrosto. «Se potessi mi farei allenare da lui». Così, con una battuta, il comico abruzzese, 'Nduccio, all' anagrafe Germano D'Aurelio, parla di Zdenek Zeman, dopo lo show del 5-0 del Pescara sul Genoa, ieri allo stadio Adriatico. E poi riferendosi al sigarette fumate da Zeman il comico ha aggiunto: «Saranno contenti i tabaccai di Pescara...In questo caso direi niente fumo e tutto arrosto...». «Questo boemo - ha aggiunto 'Nduccio - parlando molto poco e con accento incerto riesce a risvegliare gli animi». Poi una riflessione: «Il calcio a volte anche se non dico che può darci una speranza ma un tantino di ottimismo in più sì. Dopo la neve e le sconfitte, tutte le attività che ci vedono uniti, dalla politica, all'arte allo sport, possono se non risolvere, incoraggiare».