Bilancio 2012, pareggio in salita

L'incognita dei trasferimenti dello Stato su trasporti, sociale e sviluppo
PESCARA. L'incognita dei trasferimenti dello Stato su trasporti pubblici, politiche sociali e sviluppo economico incombe sul documento di previsione 2012 che la giunta Chiodi esaminerà domani sera, in vista della sessione di bilancio che impegnerà il Consiglio regionale sino a fine mese.
La data ultima per l'approvazione è fissata per il 28 dicembre ma i conti per il momento non tornano. «Non abbiamo un quadro definitivo», ammette l'assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, «soprattutto sul capitolo dei trasporti. Dopo un taglio annunciato dei trasferimenti nell'ordine dell'85% delle risorse, il governo Monti sembra intenzionato a voler consolidare i trasferimenti alle Regioni, però ancora stiamo aspettando le decisioni e soprattutto l'ammontare degli importi previsto per il prossimo anno». Situazione di incertezza che giustifica i ritardi nell'approntare il bilancio, compreso il rischio di vedere sfumato il pareggio? «Stiamo lavorando per raggiungere il pareggio. Nonostante le difficoltà siamo convinti di poter centrare gli obiettivi» annuncia Masci «tant'è che il documento previsione sarà portato domani sera all'approvazione della giunta regionale».
Altri ostacoli non marginali si presentano nell'approntare le politiche sociali e di sviluppo economico. «Il quasi azzeramento dei trasferimenti non riguarda soltanto i trasporti locali», conferma l'assessore, «il che ci costringerà a un work in progress per definire la cifra che il governo deve assegnare all'Abruzzo. Come si potrà rimediare alle falle che si presentano sulla strada del pareggio dei conti? «Nonostante le difficoltà», si dice fiducioso Masci, «garantiremo quell'equilibrio virtuoso che ha contraddistinto la nostra politica finanziaria negli ultimi anni. Percorso che ci ha consentito di non contrarre più debiti. Dalla nostra parte, c'è il pareggio ottenuto nel 2010 sulla sanità che aiuta a individuare margini di operatività più ampi nel redigere il bilancio di previsione ordinario della Regione».
L'importo della manovra, al netto della sanità che è oggetto di un conto separato, può contare su un gettito fiscale che ammonta a circa 330 milioni di euro. Il pareggio si colloca invece intorno ai 400 milioni. In pratica, sono in ballo circa 70 milioni di euro. Saranno previsti ulteriori tagli di spesa per il 2012? «Puntiamo a chiudere il bilancio con le stesse voci di spesa dell'anno scorso» dice l'assessore. Sarà confermato nel 2011 il pareggio dei conti sulla sanità? «Le stime aggiornate mese per mese sono confortanti e ci dicono che avremo il pareggio anche nel 2011. La notizia non è ancora certificata, ma non vi è alcun dubbio che sul dato tendenziale». Un'altra questione, al centro di critiche serrate da parte dei gruppi di opposizione, riguarda la definitiva assegnazione dei Fas, i fondi cui è demandata l'unica speranza di sviluppo dell'Abruzzo. A che punto è la partita con il governo dopo la delibera del Cipe che, oltre due mesi fa, ha sbloccato i fondi? «Stiamo aspettando la firma della Corte dei conti, che è l'ultimo passaggio della procedura sui Fas. In effetti si va avanti con tempi lenti», conferma l'assessore, «ma ciò è dovuto principalmente ai problemi derivanti dalla crisi finanziaria internazionale e dal cambio di governo nazionale». (f.c.)
La data ultima per l'approvazione è fissata per il 28 dicembre ma i conti per il momento non tornano. «Non abbiamo un quadro definitivo», ammette l'assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, «soprattutto sul capitolo dei trasporti. Dopo un taglio annunciato dei trasferimenti nell'ordine dell'85% delle risorse, il governo Monti sembra intenzionato a voler consolidare i trasferimenti alle Regioni, però ancora stiamo aspettando le decisioni e soprattutto l'ammontare degli importi previsto per il prossimo anno». Situazione di incertezza che giustifica i ritardi nell'approntare il bilancio, compreso il rischio di vedere sfumato il pareggio? «Stiamo lavorando per raggiungere il pareggio. Nonostante le difficoltà siamo convinti di poter centrare gli obiettivi» annuncia Masci «tant'è che il documento previsione sarà portato domani sera all'approvazione della giunta regionale».
Altri ostacoli non marginali si presentano nell'approntare le politiche sociali e di sviluppo economico. «Il quasi azzeramento dei trasferimenti non riguarda soltanto i trasporti locali», conferma l'assessore, «il che ci costringerà a un work in progress per definire la cifra che il governo deve assegnare all'Abruzzo. Come si potrà rimediare alle falle che si presentano sulla strada del pareggio dei conti? «Nonostante le difficoltà», si dice fiducioso Masci, «garantiremo quell'equilibrio virtuoso che ha contraddistinto la nostra politica finanziaria negli ultimi anni. Percorso che ci ha consentito di non contrarre più debiti. Dalla nostra parte, c'è il pareggio ottenuto nel 2010 sulla sanità che aiuta a individuare margini di operatività più ampi nel redigere il bilancio di previsione ordinario della Regione».
L'importo della manovra, al netto della sanità che è oggetto di un conto separato, può contare su un gettito fiscale che ammonta a circa 330 milioni di euro. Il pareggio si colloca invece intorno ai 400 milioni. In pratica, sono in ballo circa 70 milioni di euro. Saranno previsti ulteriori tagli di spesa per il 2012? «Puntiamo a chiudere il bilancio con le stesse voci di spesa dell'anno scorso» dice l'assessore. Sarà confermato nel 2011 il pareggio dei conti sulla sanità? «Le stime aggiornate mese per mese sono confortanti e ci dicono che avremo il pareggio anche nel 2011. La notizia non è ancora certificata, ma non vi è alcun dubbio che sul dato tendenziale». Un'altra questione, al centro di critiche serrate da parte dei gruppi di opposizione, riguarda la definitiva assegnazione dei Fas, i fondi cui è demandata l'unica speranza di sviluppo dell'Abruzzo. A che punto è la partita con il governo dopo la delibera del Cipe che, oltre due mesi fa, ha sbloccato i fondi? «Stiamo aspettando la firma della Corte dei conti, che è l'ultimo passaggio della procedura sui Fas. In effetti si va avanti con tempi lenti», conferma l'assessore, «ma ciò è dovuto principalmente ai problemi derivanti dalla crisi finanziaria internazionale e dal cambio di governo nazionale». (f.c.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA