Palla al centro

Mbappè come Ibra: se la Champions resta un miraggio

21 Aprile 2025

Un campione aiuta a vincere, ma non vince da solo. Può trascinare, ma mai decidere da solo. La triste parabola di Kylian

MADRID. Hai appena vinto la Champions League e sei campione d’Europa. Sei il Real Madrid, uno dei club più titolati al mondo, e prendi Kylian Mbappè, 26 anni, già campione del mondo con la Francia. Lo paghi oro: contratto da 70 milioni di euro l’anno fino al 2029. E quantomeno pensi di continuare a vincere. Al contrario se sei il Paris Saint Germain e hai speso milioni e milioni di euro per conquistare la Champions, fallendo l’obiettivo, perdi il tuo attaccante migliore a parametro zero, Kylian Mbappé, pensi che il sogno sia definitivamente tramontato. E, invece, chi ha ingaggiato quello che viene considerato il miglior attaccante al mondo è fuori dalle semifinali di Champions, mentre chi se l’è visto sfuggire continua a inseguire il suo sogno. Anche senza quella che per anni è stata la sua star. Il mondo al contrario.

Un paradosso. Il calcio al contrario. Facile pensare che il Real Madrid debba vincere tutto dopo che l’aveva già fatto; altrettanto facile immaginare un Psg senza speranze nel momento in cui perde il pezzo pregiato. La storia del 26enne Mbappè ricorda quella di Zlatan Ibrahimovic, nel 2009. Anche Ibra inseguiva la Champions e si era convinto che all’Inter fosse impossibile vincerla. E allora Moratti lo cedette al Barcellona per prendere Eto’o e soldi. Tutti ricordano come è andata: l’Inter conquista il Triplete e Ibahimovic non lega con Guardiola. Beh, le due storie assomigliano. E insegnano che esiste la cosiddetta chimica di squadra che vale per il calcio come per la vita. E che la chimica di squadra vale più della qualità del singolo.

Un campione aiuta a vincere, ma non vince da solo. Può trascinare, ma mai decidere da solo. A Napoli Maradona vinse lo scudetto, il primo, con tante stelle: da Pibe de Oro a Giordano, passando per Carnevale e Bagni. Ma fu solo con l’arrivo di Francesco Romano, un centrocampista senza trofei in bacheca, nel corso della stagione che la squadra trovò equilibrio e tutte le stelle iniziarono a brillare fino a conquistare il tricolore. In tempi più recenti il Real Madrid ha trovato la quadratura del cerchio quando in mezzo a tanti campioni ha inserito l’anonimo Casemiro grazie al quale i Blancos hanno iniziato a collezionare trofei. Nel caso di Mbappé una stagione da dimenticare. Aveva comprato una squadra di seconda divisione, a Caen, in Francia, ebbene è appena retrocesso.

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