De Cecco bacchetta il Pescara

«A Cosenza black out generale, bloccato Bonanni non c’è gioco».

PESCARA. Il Pescara perde la prima partita in campionato e i mugugni si amplificano. «Mancano la cattiveria e la determinazione». Ricordate queste parole? Abbiamo riavvolto il nastro tornando indietro di una settimana. Questo era il pensiero di Peppe De Cecco dopo il rocambolesco pareggio con il Taranto. Un pensiero che doveva portare un po’ di pepe nella settimana d’avvicinamento alla sfida di Cosenza. Lì il Pescara doveva mostrare cattiveria, determinazione e voglia di smentire anche alcune esternazioni nell’ambiente dirigenziale. Beh, non è stato affatto così, anzi. Biancazzurri flosci. «C’è stato un black out generale», ha detto, rendendo meglio l’idea, l’ad De Cecco tornato da Cosenza con una valigia piena di delusione. «Il Pescara non è mai stato in partita». E poi ancora sul tormentone Bonanni etichettato come il faro di questa squadra. «Lo hanno imbrigliato e non siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco», tuona il big della pasta.

Un Pescara mai incisivo, prevedibile e lento, basta vedere la retroguardia cosentina che non è andata mai in affanno. «Non credo sia un problema d’intensità o di tenuta fisica. Abbiamo parlato spesso con il nostro preparatore, abbiamo fatto tutte le analisi del caso ai giocatori che non hanno riscontrato alcun problema. Questo è solo una questione mentale. Io nel calciomercato ho preso i calciatori bravi alla luce delle qualità tecniche e non sulla loro solidità psicologica», osserva scherzando. Spesso le critiche verso il gruppo hanno scatenato le ire di Antonello Cuccureddu che senza mezzi termini ha rispedito le accuse ai mittenti (specialmente ai dirigenti). I “saputelli”, come li definisce l’allenatore, e gli addetti ai lavori sono ovunque e la repellenza alle critiche viene in qualche modo spiegata dal patron De Cecco. «Questa è una piazza molto passionale.

E’ una città dove si mangia pane e calcio ed è normale che si parli del Pescara tra la gente, che ha il diritto di analizzare e di criticare. Cuccureddu deve ancora capire bene com’è fatta questa realtà». Daniele Sebastiani, presente insieme a De Cecco a Cosenza, preferisce analizzare in maniera diversa la situazione. «La delusione c’è, specialmente per il modo in cui è maturata la sconfitta. Ho visto una squadra con poche idee e poi aggiungo che non possiamo fare a meno di Dettori. Con lui in campo si accende la luce del gioco». E sul Pescara anonimo in attacco osserva: «Con due esterni forti come Gessa e Bonanni, la coppia giusta in attacco dovrebbe essere Zizzari-Sansovini che potrebbe far esplodere a pieno tutte le loro potenzialità.

Senza dimenticare Ganci, il quale può essere utilizzato anche da esterno, per esempio, al posto di Bonanni». E nel chiuso dello spogliatoio nel dopo gara di Cosenza che cosa è successo? «Cuccureddu ha voluto parlare con i ragazzi che sono amareggiati per quello che è successo. Spero che questa sconfitta ci serva per fare un bel bagno di umiltà, perché il campionato è ancora molto lungo e difficile». Si attendono segnali confortanti a partire dal posticipo di lunedì sera. «Io sono fiducioso e penso che siamo più forti del Verona». Notiziario. Oggi riprendono gli allenamenti in previsione del posticipo di lunedì contro il Verona. Da valutare le condizioni degli infortunati Medda, Prisco, Verratti e Romito con quest’ultimo che dovrà valutare l’entità del suo problema muscolare con un’altra ecografia.