Imprese: l'alta velocità nel Patto

Cna: Abruzzo tagliato fuori, Chiodi investa il governo del problema

PESCARA. «Il presidente Chiodi investa al più presto il tavolo unitario del Patto per l'Abruzzo della "vertenza alta velocità", una infrastruttura decisiva per il trasporto delle merci e delle persone dei prossimi anni, ma dai cui investimenti futuri rischia di essere tagliato definitivamente fuori tutto il medio Adriatico. E stringa al più presto intese con le altre Regioni italiane interessate, per rendere più forti le ragioni di un'intera area del Paese che si avvia all'emarginazione».

A chiederlo è il presidente regionale della Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato), Italo Lupo. Il rappresentante dei piccoli imprenditori e degli artigiani rilancia il tema del rischio di isolamento dell'Abruzzo, per nulla tranquillizzato dalle rassicurazioni offerte dall'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, che, in un'intervista pubblicata ieri dal Centro, affermava: «La questione dell'alta velocità vede tutti d'accordo, e siamo pronti a fronteggiarla con determinazione assieme a Molise e Marche». Alle perplessità della Cna si aggiungono quelle del Pd, che critica la Regione per il suo disinteresse sul tema dei treni ad alta velocità che l'Abruzzo rischia di perdere.

Secondo la Cna, «pure a fronte delle dichiarazioni di buona volontà di queste ore, espresse dall'assessore regionale ai Trasporti, Morra, ad oggi a parlare sono i fatti».

A detta della Cna abruzzese, che nei giorni scorsi è intervenuta assieme a quella delle Marche per denunciare il rischio di esclusione dell'intero medio versante adriatico dagli investimenti per la nuova infrastruttura, «in queste ore si susseguono importanti prese di posizione del mondo politico e istituzionale, come l'interrogazione presentata al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli dall'onorevole Oriano Giovanelli, che denunciano e sottolineano la gravità della situazione per tutta l'area del medio Adriatico, penalizzando in modo evidente, oltre ad Abruzzo e Marche, anche il Molise e la costa romagnola. Senza dimenticare che l'assenza dell'alta velocità lungo l'Adriatico finirà per vanificare anche le prospettive e le potenzialità di sviluppo dei rapporti economici con il mondo dei Balcani».

«L'alta velocità», conclude la Cna, «rappresenta uno snodo strategico per lo sviluppo. Ed è questa la ragione per cui tutte le forze istituzionali, politiche, imprenditoriali e sociali che si sono strette attorno al Patto vanno investite del problema. L'esito positivo della prima trattativa con il governo rappresenta un metodo e un esempio per orientare il rapporto con altri soggetti, quali Fs, affinché modifichino le loro scelte».

Il Pd, da parte sua, accusa Morra di non sapere qual è lo stato delle cose in materia di alta velcoità

«L'assessore Morra esclude che l'Abruzzo sia tagliato dai progetti sull'alta velocità e alta capacità (Av-Ac), ma tutti i documenti ufficiali di Rfi dicono il contrario: la mappa degli interventi in progettazione taglia drammaticamente l'Abruzzo», dice Silvio Paolucci. «L'assessore dice di aver scritto ai vertici di Trenitalia», prosegue il segretario regionale del Pd, «ma la Regione sembra non crederci fino in fondo. Non ha capito che l'esclusione dell Abruzzo, assieme allo stallo del potenziamento dei collegamenti con Roma e agli scarsi investimenti programmati nel Piano infrastrutture del governo, condannerebbe la regione a un pauroso arretramento economico e sociale che non possiamo assolutamente permetterci. E invece la reazione di Chiodi e dei suoi assessori è stata debolissima: Morra dice di aver scritto una lettera ai vertici di Trenitalia, ma qui c'è bisogno di una vera azione di lobbying territoriale, una mobilitazione a tutti i livelli istituzionali, una pressione quotidiana. Ma il centrodestra considera la mobilità una partita di secondo piano, non capendo che invece stiamo rischiando di perdere ancora altre posizioni. E come se non fosse sufficiente essere stati esclusi dalle tratte nazionali, nel silenzio della Regione fra pochi mesi i cittadini si dovranno aspettare anche un pesantissimo taglio delle corse urbane ed extraurbane e farsi carico di prevedibili aumenti dei costi. L'Abruzzo ha bisogno di cambiare presto pagina».

Camillo D'Alessandro, capogruppo dei consiglieri regionali del Pd, aggiunge: «Non ho intenzione di polemizzare con l'assessore Morra, ma sarebbe bastato andare a visitare il sito di Rfi per accorgersi che purtroppo l'Abruzzo e la dorsale adriatica sono fuori dalle interconnessioni veloci del Paese. Invece di non voler vedere e sentire l'assessore si preoccupi di mobilitarsi e di far diventare una questione nazionale la vicenda dei collegamenti ferroviari e la nostra esclusione».

«Nell'ultima trasmissione di Ballarò» conclude D'Alessandro, «il ministro La Russa, nell annunciare i prossimi decreti sullo sviluppo, che adotterà il governo, ha annunciato quello relativo alle infrastrutture citando testualmente il collegamento ferroviario Bari-Napoli».

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