AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS

In Abruzzo la curva dei contagi sale a 354 con 2 morti e appena 66 guariti

Il presidente della Regione Marsilio lancia l'allarme e convoca l'unità di crisi. Dati raddoppiati negli ultimi dieci giorni: "Ma al momento non rischiamo di tornare in zona gialla"

PESCARA. Il presidente della Regione anticipa il bollettino sui contagi e lancia l'allarme. "Purtroppo oggi in Abruzzo registriamo oltre 350 nuovi positivi", le parole di Marco Marsilio. "Da tempo non avevamo un dato così alto, fino a ieri la media era di 150, a volte di poco superiore ai 200. Un balzo preoccupante che mi ha spinto a convocare per domani l'unità di crisi".

Un peggioramento notevole negli ultimi giorni con i contagi raddoppiati: "Ma per ora non rischiamo di tornare zona gialla", precisa il governatore, "fino a questo momento la pressione sugli ospedali non è molto elevata, anche se i ricoveri sono cresciuti". 

IL BOLLETTINO COVID. Questi i dati diffusi dall'assessorato regionale alla Sanità con il bollettino di oggi (giovedì 18 novembre). Sono 354 (di età compresa tra 1 e 95 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 85.480 (il totale, fa sapere la Regione, è inferiore in seguito ai riallineamenti). Sono stati rilevati dall'analisi di 5701 tamponi molecolari (1540277 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 11355 test antigenici (1221107). E' il dato più alto degli ultimi sette mesi e, in particolare, dallo scorso 4 aprile, quando i nuovi casi furono 438.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 2573: si tratta di una 91enne della provincia dell’Aquila e di un 76enne della provincia di Chieti. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 79.678 dimessi/guariti (+66 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari al 2,07 per cento. 

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 3229 (+285 rispetto a ieri). Nel totale, fa sapere la Regione, sono compresi anche 542 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche. 90 pazienti (+5 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 11 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 3128 (+281 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. 

Del totale dei casi positivi, 20897 sono residenti o domiciliati in provincia di Teramo (+115), 20299 in provincia di Pescara (+109), 21984 in provincia dell’Aquila (+77 rispetto a ieri), 21477 in provincia di Chieti (+41), 693 fuori regione (+3) e 130 (+8) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

INCIDENZA A 96. Alla luce degli ultimi dati, l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti in Abruzzo aumenta di 16 punti e schizza a 96. Un dato più alto di 50, unito al superamento delle soglie di allarme dei ricoveri, determina il passaggio in zona gialla. Restano contenuti, però, gli indicatori sui ricoveri: il tasso di occupazione dei posti letto sale al 7% per l'area medica (+1%) e scende al 6% per le terapie intensive (-1%), a fronte di soglie di allarme rispettivamente del 15 e del 10%. I parametri, dunque, restano da zona bianca. A livello territoriale, i numeri più alti si registrano nel Teramano, dove l'incidenza settimanale aumenta di 19 punti e sale a 145. Seguono l'Aquilano, con 105, il Pescarese, con 84, e il Chietino, con 57.

Impennata di nuovi casi di Covid-19 in provincia di Pescara: nel giro di una settimana i contagi sono aumentati del 100%, fino al picco odierno di 109, dato più alto degli ultimi otto mesi e, in particolare, dallo scorso 18 marzo, quando i nuovi casi furono 197.