Libera: dal Progetto Case liquami nel fiume Aterno

La Protezione civile: lavori di depurazione già eseguiti o in corso

L’AQUILA. Dalle nuove case antisismiche ai corsi d’acqua, i liquami senza alcuna depurazione. La denuncia arriva da Angelo Venti, dell’associazione «Libera» e da Legambiente Abruzzo dopo settimane di sopralluoghi sul territorio effettuati negli insediamenti di Bazzano, Sant’Elia, Paganica, Camarda e Assergi. «Abbiamo dati su una parte dei quartieri del Progetto Case», spiega Venti, «ma si può già parlare di un allarme ambientale per il fiume Aterno e dei suoi affluenti, il Vera a Paganica e il Raiale ad Assergi». La Protezione civile, dal canto suo, informa che sulla depurazione delle acque alcuni interventi sono in corso, altri già eseguiti.

La relazione elaborata da Libera parla di nuove reti fognarie che si allacciano alle condotte preesistenti, «a loro volta prive di adeguati impianti di depurazione». La denuncia, documentata da un reportage fotografico realizzato dal freelance Marco D’Antonio, è stata illustrata dall’associazione «Libera», nella sede del comitato «3e32» a Collemaggio. È stata proprio l’associazione «Libera» a ricordare che era stata la stessa Protezione civile, nel 2006, a nominare un commissario delegato, Adriano Goio, proprio per affrontare l’emergenza ambientale del bacino del fiume Aterno.

«Tre anni dopo quella nomina», si legge nella relazione divulgata, «nei giorni immediatamente successivi al terremoto, risultano aperti solo alcuni cantieri per la realizzazione di depuratori, come quelli di Bazzano e Fossa, ma nessuno di loro sembra ancora in funzione. Dalle nostre ricognignozioni tali condotte non risultano ancora completate o allacciate a depuratori». A rallentare gli interventi di installazione dei depuratori, secondo la valutazione dell’associazione, è la fretta di concludere i lavori del progetto Case, specie nel quartiere di Bazzano, «da ultimare in fretta e furia», si legge ancora nella relazione, «proprio per consentire a Berlusconi di presentare gli alloggi del quartiere simbolo di Bazzano il 29 settembre scorso, giorno del suo compleanno».

Il depuratore è stato ultimato ma non è attivo «sembra», come spiega l’associazione, «solo per i ritardi dell’Enel che da 7 mesi ancora non fornisce l’energia elettrica. Ciononostante, il consorzio Forcase, incaricato da Bertolaso di realizzare le abitazioni dei terremotati, ha iniziato a scaricare nella condotta del depuratore». Alla protesta si è unito Antonio Ricci di Legambiente, nel chiedere maggior trasparenza, insieme a Gabriella Stramaccioni, responsabile nazionale di «Libera». Sull’argomento è intervenuta la Protezione civile la quale ha spiegato che una delle opere in corso di realizzazione è il depuratore di Fossa a cui faranno riferimento gli abitati della zona; si tratta di un macchinario nuovo costruito a tempo di record.

Gli allacci e gli ultimi lavori sono previsti entro una settimana. In questa ottica, gli scarichi del quartiere Case di Assergi e Camarda sono collegati al collettore «ma sono in corso una verifica per accertare se a valle c’è una disconnessione temporanea da correggere quando il depuratore di Fossa sarà attivo». Anche Paganica 2 è collegata al collettore. Per quello che concerne Bazzano, l’impianto di depurazione ha attivato tutte le fasi della depurazione solo da due giorni. L’attuale carico di acque reflue convogliate al depuratore è compatibile con le capacità di depurazione.