Negri Sud, topi uccisi col gas. Animalisti in rivolta:"salviamo i superstiti"

Santa Maria Imbaro, protesta al centro di ricerca rimasto senza soldi. I dipendenti reagiscono: non siamo assassini, anche noi vittime

SANTA MARIA IMBARO. «Siamo disposti a salvare le cavie del Negri Sud». Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti Italiani onlus, ha scritto una lettera aperta ai vertici dell'istituto di ricerca per visitare lo stabulario assieme alla veterinaria degli Animalisti, Cristina Graziani. «Dopo aver visto le foto degli animali gasati al Negri Sud», prosegue Caporale, che è della vicina Lanciano, «ci chiediamo quanti animali sono ancora chiusi nelle segrete degli stabulari di vivisezione dell'Istituto».

La notizia della soppressione con il gas di centinaia (il numero non è ufficiale ma pare che siano più di 800) di cavie da laboratorio a causa delle difficoltà economiche del Centro di ricerca ha scatenato le reazioni delle associazioni animaliste.

La Lav, lega per l'antivivisezione annuncia, attraverso il presidente nazionale Gianluca Felicetti, di voler denunciare i responsabili per "uccisione non necessitata di animali, come previsto dall'articolo 544 bis del codice penale che prevede la reclusione fino a due anni". «Chiediamo subito un'indagine degli organi di polizia», prosegue Felicetti , «e che lo stabulario venga convertito in un centro che si avvalga di metodi di ricerca senza animali». «Qualora la soppressione fosse avvenuta in data successiva al 29 marzo, data di entrata in vigore della normativa che regola la sperimentazione animale», fa inoltre notare la Lav, «saremmo di fronte anche alla violazione della legge che prevede il “reinserimento in un habitat adeguato o in un sistema di allevamento appropriato alla loro specie”, qualora non vi siano, tra gli altri requisiti, pericoli per “la sanità pubblica, la salute animale o l'ambiente"».

Pronta ad azioni legali anche l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che ha annuncia di aver affidato lo studio della questione al proprio ufficio legale. «Transgenici o meno», scrive l'Enpa, «i topi sono esseri senzienti ed è inaccettabile, e contrario ai più elementari principi etici, che essi vengano messi a morte. Il fatto che ciò avvenga per motivi di natura economica rende la situazione ancora più intollerabile».

Intanto però i ricercatori del prestigioso Centro di ricerca farmacologica, sono sgomenti. La notizia della cavie era stata rilanciata dal sito di informazione www.abruzzolive.tv.

Ma al Negri Sud oltre alla notizia di probabili licenziamenti (un numero che oscilla tra i 35 e i 60 esuberi) per contenere la spesa del personale, il fatto di essere considerati "assassini" e "nazisti"(il termine è stato utilizzato dagli Animalisti di Caporale) li ha gettati nello sconforto. «Facciamo ricerca da anni con sacrificio e dedizione», spiegano alcuni ricercatori , «e Caporale ci accusa di aver rubato soldi alla Regione e alla Provincia. Come si può essere più ingiusti? Lavoriamo senza stipendio da dieci mesi e contribuiamo alla ricerca su malattie genetiche e mortali. Ora passiamo per essere dei sadici assassini».

Si discosta dalle dichiarazioni di Walter Caporale l'associazione Miral, in cui milita il fratello dello stesso Caporale, Alex. «Non puntiamo l’indice verso i lavoratori anche se fanno un tipo di ricerca che non condividiamo», scrivono Alex Caporale e Miriam Casturà, « saremmo ipocriti se dicessimo di non aver mai preso un medicinale. Ci preoccupano anche ricercatori e giovani senza futuro che rischiano di ritrovarsi a vivere il dramma ed il disagio della disoccupazione».

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