Operaio a 15 anni in un cantiere

Scoperto dai carabinieri a Rosciano, denunciato il titolare 

 PESCARA. Ha 15 anni il ragazzo che i carabinieri hanno trovato a lavorare in un cantiere edile a Villa Oliveti di Rosciano. Alla vigilia del primo maggio, festa dei lavoratori, i militari dell'Arma stavano effettuando un controllo per verificare il rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza, quando si sono trovati davanti il giovane operaio. Anziché andare a scuola, il ragazzo stava realizzando degli intonaci. E' scattata una denuncia per il titolare della ditta che lo ha impiegato nel suo cantiere.

 Il datore di lavoro è un familiare dell'operaio. E' un imprenditore.

 «Un caso del genere non si era mai verificato nell'area vestina», fa notare il comandante della compagnia di Penne, Massimiliano Di Pietro, «almeno non negli ultimi anni». «Questa», aggiunge, «è una delle fattispecie più gravi tra quelle riscontrate di recente, durante le ispezioni nei cantieri della nostra zona».

 Di irregolarità ne sono state riscontrate diverse e lo testimonia l'esito del controllo dei giorni scorsi che ha riguardato, non solo il centro residenziale di Villa Oliveti, ma anche un altro cantiere edile in località piano Fara, sempre a Rosciano. Al termine del servizio ispettivo i carabinieri hanno denunciato cinque imprenditori e li hanno multati per un totale di 16.300 euro. I lavori sono stati sospesi e potranno riprendere solo quando sarà tutto in regola.

 Nel cantiere dove stava lavorando il ragazzo erano due le imprese edili in attività e si è arrivati alla denuncia di entrambi i titolari. Uno è stato denunciato per aver impiegato il 15enne, per le irregolarità nelle scritture contabili relative ai dipendenti e per l'omessa predisposizione di parapetti sulle aperture e sui solai situati a un'altezza superiore a due metri, il limite fissato dalla legge.

 Alla seconda ditta, invece, viene contestata l'inosservanza delle prescrizioni imposte dal piano di sicurezza. Anche nel secondo cantiere c'erano alcune cose che non andavano, per i carabinieri. Per questo, è scattata la denuncia nei confronti di tre persone. Un costruttore avrebbe realizzato delle opere ritenute non a regola d'arte e avrebbe utilizzato materiale inadeguato, mentre altri due imprenditori sono stati denunciati per non aver predisposto le misure di protezione per i lavoratori e per la mancanza nel cantiere di ancoraggi idonei e ponteggi nei luoghi, di altezza superiore a due metri.

 Ad occuparsi dei controlli non sono stati solo i carabinieri della compagnia di Penne e del nucleo ispettorato del lavoro di Pescara, ma anche gli ispettori della Direzione provinciale del lavoro di Pescara, che nella zona vestina hanno già elevato sanzioni salate e denunciato diversi imprenditori.

 Queste due sono solo le ultime ispezioni in ordine di tempo che hanno consentito di accertare delle irregolarità e la cosa appare ancora più eclatante se si considera che sono state scoperte proprio alla vigilia del primo maggio, festa dei lavoratori, giornata di rivendicazione dei diritti e di tutele anche in materia di sicurezza, visto che l'Abruzzo detiene un record non invidiabile sul fronte degli infortuni nei cantieri.

 Il capitano dei carabinieri, Di Pietro, ha spiegato che molte ditte non risultate in regola hanno mostrato «una certa resistenza mentale a rispettare le norme più basilari e a far rispettare i piani di sicurezza per i propri dipendenti».

 «E' una questione di cultura» ha concluso l'ufficiale dell'Arma «che, evidentemente, non è ancora ben radicata, e in questa ottica i controlli hanno un ruolo di prevenzione importante».