Scontri in campo dopo Teramo-Bologna, i divieti firmati dal questore alla vigilia della prima sfida dei play off tra la Tercas e Armani Milano

Palasport vietato per dodici tifosi

Basket, sono i primi provvedimenti interdittivi per teramani e rosetani

TERAMO. Una partita che resterà negli annali, quella fra Banca Tercas e Fortitudo Bologna. Una partita al cardiopalma, una vittoria strappata grazie alla tenacia della squadra di Capobianco. Ma anche una partita che sarà ricordata per la violenza degli scontri fra le due tifoserie, per un soffio mai venute a contatto. E che ha portato alla prima raffica di provvedimenti interdittivi, per ora 12, più due denunce. Ma altri ne arriveranno, a stretto giro. Mai se ne erano ricordati tanti, nella storia del Palascapriano.

 La polizia ha individuato i primi 12 tifosi che hanno messo in atto tentativi di aggressione domenica scorsa. Nei loro confronti il questore ha adottato il provvedimento di divieto di accesso agli impianti dove si svolgono manifestazioni sportive (il Daspo). Sono 10 tifosi teramani e due rosetani. A questi si sommano due supporter teramani denunciati. I provvedimenti arrivano alla vigilia della prima sfida dei play off con l’Armani jeans, che si terrà domani.

 GLI SCONTRI. Una prima occasione - secondo la ricostruzione della polizia - c’è prima dell’inizio della partita di domenica. Iniziano sfottò e provocazioni fra i supporter del Teramo basket e quelli della Fortitudo, che stanno entrando al palazzetto insieme ad alcuni tifosi del Roseto, con cui sono gemellati. Già in questa prima fase gli agenti evitano il contatto fra le due opposte fazioni.

 Il teatro dell’azione poi si sposta all’interno del palazzetto. Qui la vigilanza è massima proprio per la struttura del Palascapriano, privo di barriere di separazione fra le tifoserie avversarie. La tensione è palpabile durante tutta la partita. Verso la fine, un momento topico si verifica quando viene annullato un canestro decisivo per la dalvezza della Fortitudo. A quel punto un giocatore bolognese - come testimonia un filmato girato con un telefonino e pubblicato anche su You Tube - afferra una lavagnetta e la tira verso il pubblico, sfiorando uno spettatore.

 Contemporaneamente arriva la notizia che il Rieti ha vinto e che la salvezza sfuma sempre più per la squadra di Bologna: è una miccia in una polveriera. I teramani, dopo il lancio della lavagnetta, premono sulla polizia per tentare di raggiungere i bolognesi. A partita finita i supporter bolognesi invadono il campo per cercare di raggiungere i teramani. In mezzo sempre la polizia che evita qualsiasi contatto. Infine, dopo mezz’ora, i tifosi della Fortitudo ritrovano la strada di casa, non prima di aver danneggiato alcune attrezzature del Palascapriano.

 I TIFOSI BOLOGNESI. I 12 Daspo - che vanno da uno a due anni di interdizione - inflitti ai tifosi teramani e rosetani non rimarranno gli unici. Infatti a breve seguiranno quelli che emetterà la questura di Bologna sui tifosi fortitudini. Alla Digos di Bologna infatti i colleghi teramani hanno inviato relazioni dettagliate e filmati.

 DUE DENUNCE. La questura ha anche denunciato due tifosi teramani per lesioni a pubblico ufficiale ed incitamento alla violenza. Uno ha usato un casco da moto per colpire alla testa un agente, nel piazzale del Palascapriano. Un altro ha incitato i tifosi avversari a scagliarsi contro la polizia per poter poi “regolare i conti” fra tifoserie.