Il muro di contenimento e la corsia (unica) riaperta verso Roma

A24

Soluzione-tampone contro i massi, riaperta l'autostrada per Roma

Realizzato nella notte un muro di contenimento, carreggiata a una sola corsia. Strada dei parchi: "Adesso Enti pubblici pensino alla sicurezza e il Governo si sbrighi ad approvare il Piano finanziario dei lavori"

L'AQUILA. E' stata riaperta al traffico anche in direzione Roma l'autostrada A24 nel tratto in cui un giorno fa erano precipitati dei massi. Nella notte è stato possibile costruire un muro di protezione contro l’eventuale caduta di altri massi dal fronte di frana. In questo modo è stato possibile riaprire al traffico anche la corsia - una sola - in direzione Roma, interrotta da ieri mattina. Una soluzione-lampo, trovata e realizzata dalla concessionaria Strada dei Parchi (Sdp) attraverso le sinergie interne del Gruppo Toto al quale appartiene.

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Si tratta tuttavia di una soluzione-tampone che, come sottolinea la stessa concessionaria, non risolve "alla radice" il problema ma elimina temporaneamente i rischi ad esso collegati. "Adesso il Comune di Roviano e gli altri Enti devono intervenire immediatamente per la messa in sicurezza del versante per scongiurare il rischio di lunghe code nel fine settimana di Pasqua", si legge in una nota di Sdp, "con l’auspicio che il tempo guadagnato sia utile al Governo per assumere decisioni, continuamente rinviate nell’arco di 10 anni".

leggi anche: Franano massi: autostrada riaperta verso l'Abruzzo, deviazioni per Roma Interrotta la circolazione sull'autostrada per circa due ore. Strada dei Parchi: "Tratto segnalato al Ministero per i lavori di messa in sicurezza". E scoppia la polemica politica. Marsilio: "Subito i lavori". D'Alfonso: "A24 a fine vita tecnica". Si va verso la soluzione-tampone dello scambio di carreggiata

Il riferimento è all'approvazione del Pef (Piano economico finanziario), strumento di programmazione ritenuto fondamentale per ogni infrastruttura in concessione, e in particolare per A24 e A25, "colpite negli anni da ripetute calamità naturali, costruite oltre 50 anni fa con standard ampiamente superati e il cui ultimo Pef è scaduto nel 2013".

"Come per la questione dei pedaggi, della messa in sicurezza di quasi 200 viadotti e delle reti potenziate per la fauna dei parchi, tutto è rimesso all’approvazione del nuovo PEF", indica Sdp sollecitandone l'approvazione: "La tratta in variante tra Carsoli e Vicovaro è stata peraltro inclusa dal Commissario straordinario nella lista dei progetti più urgenti, in corsia preferenziale, per cui sono già da oggi disponibili i primi 800 milioni di euro. Tanto più, come evidenziato da autorevoli rappresentanti delle Istituzioni regionali e nazionali nelle ultime ore, non si comprende cosa ritardi l’avvio dell’iter burocratico per una sua quanto più rapida cantierizzazione".