Tasse, ospedali, lavori e film: il piano di Marsilio per tre anni

Le manovre dell’Abruzzo: ecco le linee guida del Defr 2026-2028, sfilata di assessori in commissione Bilancio
L’AQUILA. Il primo appuntamento è per giovedì prossimo alle ore 10.30, tutti seduti nella sala d’Annunzio del palazzo dell’Emiciclo all’Aquila ad ascoltare l’assessore regionale Mario Quaglieri di Fratelli d’Italia. Parte dalla commissione Bilancio l’esame del Defr 2026-2028, un acronimo che sta per Documento di economia e finanza regionale, cioè il piano dell’amministrazione Marsilio per l’ultimo slancio di mandato. «Il Defr è chiamato a tradurre in pratica le linee strategiche e gli obiettivi contemplati nel Programma di mandato della giunta regionale, attraverso l’appostamento delle risorse – finanziarie, strumentali ed organizzative – a tale fine necessarie», dice la relazione di Quaglieri che apre le 288 pagine della manovra. Un libro che parla di tasse sugli abruzzesi, progetti per gli ospedali, lavori sulle strade, controlli sulle opere pagate con i fondi del Pnrr, come aumentare i ricavi delle società partecipate, opportunità per la cultura. L’Abruzzo al tempo dei dazi Usa e delle guerre sparse per il mondo: «L’esecutivo regionale», continua la presentazione di Quaglieri, «si è preoccupato di attivare misure di mitigazione delle diseconomie generatesi e di stimolo alle risorse locali, così da suscitare il giusto sprone alle energie endogene, intensificando ed approfondendo il dialogo costruttivo con le strutture dell’amministrazione nazionale e con l’Unione europea, condividendo obiettivi, strategie e strumenti con tali livelli di governo, al fine di conseguire con essi le migliori sinergie».
ASSESSORI IN PARATA
Nella commissione, guidata dal consigliere della Lega Vincenzo D’Incecco, è in programma una maratona di audizioni: sei ore di riunioni, divise da un’ora (teorica) per la pausa pranzo, prima con Quaglieri e poi con l’assessore alla Salute Nicoletta Verì (Marsilio Presidente), il sottosegretario della giunta Daniele D’Amario di Forza Italia con delega al Turismo e Programmazione nazionale e comunitaria, l’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente della Lega, l’assessore a Infrastrutture e Trasporti Umberto D’Annuntiis (FdI), l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca (FdI) e l’assessore al Sociale Roberto Santangelo (Forza Italia). Secondo Quaglieri, il Defr «ha richiesto e richiede tuttora, impegno e dedizione quotidiani».
TARTASSATI VS FURBETTI
Il 2026 sarà l’anno delle aliquote Irpef ritoccate al rialzo per riempire, con i soldi degli abruzzesi, il buco della sanità che misura 92 milioni per il 2025 e un altro centinaio di milioni per il 2025. Il Defr disegna i tratti di un Abruzzo amico dei contribuenti onesti e nemico dei furbetti: «L’amministrazione prosegue nell’impegno della gestione dei tributi regionali allo scopo di affinare le attività interne di lotta all’evasione fiscale, garantendo contestualmente che tutti i contribuenti possano più facilmente far fronte ai loro obblighi tributari in via spontanea».
LA SPESA DEGLI OSPEDALI
Sul fronte della sanità, che con un fabbisogno di tre miliardi di euro assorbe la maggior parte dei fondi abruzzesi, il primo obiettivo del centrodestra è tenere sotto controllo la spesa con «manovre di contenimento dirette a garantire l’equilibrio economico, attraverso una più efficiente gestione dei fattori produttivi senza al contempo penalizzare i livelli essenziali di assistenza». E la giunta Marsilio dà gli indirizzi: «Frenare l’incremento annuo della spesa per farmaci e dispositivi medici; ridurre la frammentazione nell’acquisto dei servizi aumentando l’omogeneità sul territorio regionale; intervenire sull’acquisto di prestazioni da privato senza contratto per riconvertirle verso gli erogatori accreditati». Un altro obiettivo è ridurre le liste d’attesa: «L’obiettivo principale è dare concreta attuazione al principio di equità nell’accesso alle cure, attivando ogni possibile strumento per massimizzare l’offerta e vigilare sull’appropriatezza della domanda sanitaria». Tre sono i punti cardine: «Rispetto del tempo massimo di attesa per almeno il 90% delle prestazioni traccianti di specialistica ambulatoriale»; «recupero di efficienza nell’erogazione delle prestazioni di ricovero ospedaliero»; «miglioramento dell’appropriatezza clinica, organizzativa e prescrittiva». Anche il saldo negativoo della mobilità per curarsi fuori Abruzzo è una priorità: «La mobilità extraregionale per la Regione Abruzzo rappresenta una voce di bilancio di pesante negatività e un costo sociale di forte impatto per gli assistiti in stato di bisogno», dice il Defr. E una delle proposte è «stipulare accordi di confine con la Regione Emilia-Romagna, con la Regione Campania, con la Regione Molise e con la Regione Lazio per il governo della mobilità interregionale».
LAVORI PUBBLICI
Il capitolo delle infrastrutture parla di 61,2 milioni di lavori per la messa in sicurezza del viadotto Gran Sasso a Chieti (1,2 milioni) e poi delle strade provinciali a Chieti (17,2 milioni), all'Aquila (16,4), Teramo (16,3) e Pescara (9,9). Poi, sempre per le strade provinciali, ci sono altri 32,2 milioni di fondi Fsc per «incremento della sicurezza stradale, del comfort e riduzione del fenomeno di incidentalità».
PNRR IN RITARDO?
Il Pnrr ha portato in Abruzzo mille progetti ma non sono pochi quelli che non sono ancora partiti nonostante l’obbligo di concludere le opere entro il 2026 pena la revoca dei finanziamenti: di questo, il Defr non parla. La relazione di Quaglieri precisa: «Il Documento non poteva tralasciare la trattazione di una sezione dedicata al Pnrr, ponendo particolare enfasi alle iniziative affidate alla responsabilità attuativa della Regione Abruzzo». Si dice però che ci saranno controlli sull’avanzamento dei cantieri: «Attraverso il processo di automazione della raccolta dati dei progetti del Pnrr afferenti la Regione Abruzzo, ciascuna Struttura regionale, per quanto di propria competenza, procederà, con cadenza almeno bimestrale, all’aggiornamento dei dati. Sarà, pertanto, garantito il monitoraggio su base territoriale dei programmi».
ABRUZZO SPA
Le partecipate sono le braccia operative della politica: alla Fira spa e alla Tua spa, si è aggiunta la Abruzzo Progetti spa che dovrebbe gestire, inizialmente, le piscine Le Naiadi di Pescara e poi anche altre strutture regionali. Il Defr delimita il campo d'azione della società: «Per il 2026, il budget ammonta a 9.374.102,13 euro»; «Ai fini del raggiungimento degli obiettivi strategici, la società si avvale di collaboratori esterni». Per la Fira, l’amministrazione Marsilio dice che «nel medio termine continuerà a svolgere il supporto alle strutture regionali sia in qualità di gestore di strumenti finanziari che in qualità di assistenza tecnica dei vari programmai nazionali e comunitari». All’azienda di trasporto regionale Tua, il centrodestra affida obiettivi misurabili con la freddezza dei numeri: «Incremento ricavi da traffico stima del 10% circa; incremento passeggeri trasportati stima del 5% circa; pieno utilizzo delle risorse a disposizione per il finanziamento del materiale rotabile su gomma ovvero 10 milioni (Par Fsc 14_21), circa 15 milioni (Fesr 14_21); incremento numero degli autobus digitalizzati».
LA VIA DEL CINEMA
Il capitolo cultura sembra preannunciare una rivoluzione negli uffici: «Il primo passo verso un rafforzamento e valorizzazione del settore Cultura della Regione Abruzzo, deve necessariamente passare attraverso una riorganizzazione operativa del servizio e delle competenze degli uffici». Un ruolo di primo piano è affidato all'Abruzzo Film Commission per imboccare la strada del cinema: «Nel primo anno di attività della Fondazione Film Commission», dice il Defr, «ci si pone l’obiettivo di pubblicare la Location Guide e la Production Guide, nonché un primo bando per la concessione di contributi per la produzione di cortometraggi, lungometraggi e documentari».
ABRUZZO-NAPOLI, ANCORA GOL
Alla voce «programmazione turistica e sportiva» c’è la conferma delle «Attività promozionali di valorizzazione della partnership Abruzzo-Ssc Napoli» con il ritiro a Castel di Sangro: «Il turismo è un asset rilevante per l’economia regionale», dice il Documento, «e grazie alla politica dei grandi eventi promossa dalla Regione (ritiro delle squadre di calcio come il Napoli e investimento sul Giro d’Italia), ha fatto registrare negli ultimi due anni numeri da record, con un aumento significativo nei luoghi dove si è proceduto a promuovere questo genere di iniziative».

