Simona Viceconte e a destra la sorella Maura campionessa nella maratona

Teramo, si uccide come la sorella campionessa un anno dopo

Tragico gesto di Simona Viceconte nell'atrio del palazzo dove abitava a Colleatterrato: ma la Procura apre l'inchiesta e ordina l'autopsia. La sorella Maura è stata la fondista italiana più forte di tutti i tempi

TERAMO. Due sorelle unite nella vita e ora anche nella morte. Un anno fa (il 10 febbraio 2019) si era suicidata la più grande delle due, Maura Viceconte, 50 anni, atleta piemontese (della Val di Susa) di livello mondiale al punto da essere ritenuta la fondista italiana più forte di tutti i tempi. Oggi a Teramo, dove si era trasferita dopo il matrimonio, si è uccisa la sorella Simona, 45 anni, anche lei di origini piemontesi e mamma di due figlie.

Una notizia tragica che ha colpito la città e che unisce le sorelle nello stesso drammatico destino. Il corpo senza vita della donna è stata trovato da una vicina di casa che era appena entrata nel portone. Simona Viceconte si è uccisa legandosi alla ringhiera delle scale del palazzo dove abitava nel quartiere di Colleatterrato, in periferia.

Pare che non abbia  lasciato biglietti o messaggi per motivare il tragico gesto. Proprio come la sorella Maura quando venne trovata impiccata nel giardino.

La Procura vuole ad ogni modo vederci chiaro. E ha ordinato l'autopsia per verificare le condizioni di salute e lo stato clinico della donna.

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