IL NUOVO DECRETO

Divieti, sanzioni più dure: multe fino a 3mila euro

Chiusura provvisoria da 5 fino a 30 giorni alle attività che infrangono le regole, i governatori possono emettere ordinanze più restrittive. Via libera ai controlli dall'alto con i droni

SUL CENTRO IN EDICOLA IL NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE DA RITAGLIARE

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri pomeriggio, martedì 24 marzo, dopo una riunione durata oltre due ore, il nuovo decreto legge con il quale vengono introdotte sanzioni più dure per chi vìola le norme previste per il contenimento del contagio da coronavirus. Si uniforma, così, il quadro normativo, con l’inserimento di tutte le misure prese finora per l’emergenza, dal 5 marzo in poi, in un unico documento. Il premier Conte ha smentito le voci secondo cui la stretta poteva durare addirittura fino al 31 luglio.

leggi anche: Coronavirus, ecco il nuovo il modulo per l'autocertificazione Si può scaricare anche dal sito del Viminale, oppure si può ricopiare a mano. Oltre alla residenza vanno indicati il domicilio e i luoghi di partenza e destinazione SCARICA QUI IL NUOVO MODULO

Rispetto alla bozza fatta circolare in precedenza, nel decreto approvato non è prevista la confisca di automobili, moto o altri veicoli, mentre le multe, che rischiavano di arrivare fino a 4mila euro, saranno comunque salatissime ma non potranno superare i 3mila euro. Previsto anche uno stop fino a 30 giorni per le attività commerciali e la possibilità per i governatori di emettere ordinanze più restrittive, purché convalidate entro sette giorni con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimano le libertà costituzionali. Il decreto legge approvato ieri non cancella le norme adottate finora con i precedenti decreti di Conte, ma le raccoglie in un documento unico. Tutti i divieti in vigore restano dunque validi.

SPOSTAMENTI. I cittadini non devono allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora, se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio e motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni In particolare, non devono allontanarsi dal proprio comune di residenza, se non per le ragioni sopra indicate. Le persone che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di infezione da coronavirus devono sottoporsi alla quarantena precauzionale. Le persone che sono risultate positive al virus sono sottoposte a quarantena e hanno il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione.

ATTIVITA' CHIUSE. Restano chiuse tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, tranne quelle di generi alimentari e di prima necessità, sempre nel rispetto del mantenimento delle distanze interpersonali. Sospese le attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessità, sempre con assunzione dei protocolli di sicurezza anti-contagio.

MULTE. Per le attività che dovessero infrangere il divieto di apertura indicato nel decreto, è previsto lo stop provvisorio da un minimo di cinque fino a un massimo di trenta giorni. Le multe, con il nuovo decreto, non arriveranno più al massimo di 206 euro, come previsto dai decreti precedenti, ma potranno variare da un minimo di 400 euro fino a 3 mila euro per chiunque non rispetti i divieti di circolazione e le regole generali di contenimento indicate nel paragrafo precedente. Un inasprimento motivato soprattutto dal numero ancora troppo elevato di denunciati: sono stati complessivamente 107mila, da quando è entrato in vigore la restrizione agli spostamenti per contrastare la diffusione del virus.

CONTROLLI DALL'ALTO. Via libera da parte dell'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione, all'impiego dei droni per i controlli dall'alto. I droni possono essere impiegati dalle amministrazioni locali.