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11 Agosto

Oggi, ma nel 1980, in località Ponte di Cetti di Viterbo, il gruppo di terroristi di estrema sinistra di Prima linea composto, tra gli altri, anche dai capi storici Maurice Bignami, Sergio Segio e Michele Viscardi, uccidevano in una sparatoria il maresciallo maggiore dei carabinieri Pietro Cuzzoli e l'appuntato dell'Arma Ippolito Cortellessa. I piellini erano in fuga su un bus dopo aver messo a segno la rapina di autofinanziamento da 30 milioni di lire alla sede di Viterbo del Banco del Cimmino. Cortellessa, originario di Vivaro Romano, classe 1930, e Cuzzoli, di Capearola, nato nel 1949, erano proprio sulla loro gazzella Alfa 1800 di servizio a dare la caccia ai rapinatori. Verranno insigniti della medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il loro sacrificio (nella foto, i cadaveri sul luogo dell'agguato). Nella sparatoria, veniva ferito a una gamba il bergamasco Viscardi, soprannominato "Miki, il killer dagli occhi di ghiaccio", per la sua spietatezza e precisione nell'eseguire gli omicidi politici. Verrà arrestato a Sorrento, ancora zoppicante, il 13 ottobre successivo. Diverrà uno dei pentiti più importanti di Pl, dopo Roberto Sandalo, e più in generale del terrorismo rosso, e permetterà alle forze dell'ordine di mettere a segno un'ondata di arresti accompagnando gli agenti in un insolito tour per l'Italia che infliggerà un colpo durissimo all'organizzazione che aveva in Roberto Rosso il principale ideologo e che aveva anche assassinato il sostituto procuratore della Repubblica Emilio Alessandrini, originario di Penne in provincia di Pescara, a Milano, il 29 gennaio 1979.

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