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5 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1966, in tutta Italia, usciva “Ragazzo triste/The Pied Piper”, il singolo di debutto della diciottenne Nicoletta Strambelli, ovvero “Patty Pravo”, in formato 45 giri, pubblicato dall’etichetta discografica ARC, di proprietà della RCA italiana. Il vinile era destinato a vendere 200mila copie.

Anche se non riuscirà a toccare la vetta della classifica nazionale e neppure a scalare la hit parade dei singoli dell’anno, che era dominata da: “Strangers in the night”, di Frank Sinatra; “Riderà”, di Little Tony; "Michelle", dei Beatles; “Nessuno mi può giudicare”, di Caterina Caselli; “Bang Bang”, dell’Equipe 84.

La canzone contenuta nel lato A del singolo della Pravo, che farà da traino, diverrà un grande classico dell’artista veneziana, ma capitolina d’adozione, classe 1948, ma sarà anche il primo brano ad essere trasmesso da Radio Vaticana. Aspetto, quest’ultimo, che farà scalpore poiché la Pravo, per la sua timbrica bassa e sensuale, per la sua vita di eccessi, diverrà un’icona della trasgressione non solo giovanile. La canzone era la cover di “But you’re mine”, pezzo di Sonny Bono e lanciato da Sonny & Cher, con il testo in italiano scritto da Gianni Boncompagni.

La traccia incisa sul b-side, invece, era stata composta da Artie Kornfeld e da Steve Duboff ed era stata lanciata dal britannico Caspian St. Peters, poi era stata registrata nello stesso anno, nella lingua di Dante Alighieri, da Gianni Pettenati con il titolo “Bandiera gialla”. Il successo di “Ragazzo triste” consentirà a Patty Pravo di cantare, il 12 novembre di quel 1966 nella trasmissione Scala reale, condotta da Peppino De Filippo/Gaetano Pappagone, al Teatro delle vittorie della città eterna, trasmessa anche sul Programma nazionale Rai e abbinata alla Lotteria di capodanno.

La “ragazza del Piper” (nella foto, proprio durante uno spettacolo nel club dell’Urbe), come veniva chiamata l’emergente artista, per via delle sue esibizioni fisse nello storico locale romano, fondato il 16 febbraio 1965 dall’avvocato Alberigo Crocetta, parteciperà dieci volte al festival di Sanremo pur senza vincere mai l’ambito riconoscimento, ma comunque conquistando premi della critica nelle edizioni 1970, 1984, 1997, 2016. Al Piper in quel tempo suonavano e cantavano anche giovani destinati ad imporsi nella scena canora nazionale come Renato Zero, Romina Power, Mia Martini, Loredana Bertè.