A San Salvo la prima rendita di vent'anni Win for life dà all'Abruzzo 900 mila euro

Quattromila euro al mese per vent’anni: la dea bendata bacia un sansalvese, forse un operaio padre di famiglia, col “Win for life”, il nuovo gioco della Sisal. La schedina è stata giocata nella ricevitoria di Nicola Fabrizio, in via per Montenero, poco prima delle 18

San Salvo ha conquistato un piccolo primato, è la terza città italiana nella quale è stata vinta la rendita nel giorno di esordio del nuovo gioco. La fortuna è arrivata con lo “zero più numerone”. Un gioco, va detto, inventato per trovare fondi per la ricostruzione di L’Aquila e degli altri comuni terremotati. E al termine della prima giornata di gioco alla ricostruzione sono andati 910 mila euro: il 23 per cento dell’intero incasso, che non ha alcun legame col montepremi.

La notizia della straordinaria vincita fa il giro di bar e ricevitorie nel tardo pomeriggio e, come succede in questi casi, la caccia al misterioso e fortunato giocatore scatta subito. La curiosità cresce anche perché la conferma ufficiale dalla Sisal della ricevitoria nella quale è stato compilato il coupon, tarda ad arrivare. Al bar Casina delle rose, alla tabaccheria D’Amelio, e al bar Morgana, si preparano intanto a stappare lo spumante perché in tanti si sono cimentati al «Win for life», una sorta di lotteria istantanea che regala una chance ogni ora.

Improvvisamente, subito ripresa dalle agenzie, si sparge la notizia che a vincere sia stato un meccanico di origini romane con una giocata fatta nella ricevitoria «da Nicola» in via Ripalta. Si apre al caccia al misterioso «Raffaele» ma verso le 20 arriva la smentita dalla Sisal, che invia la comunicazione della fortunata vincita sul terminale della ricevitoria di via per Montenero. Nicola e la moglie Nadia Falasca aprono i festeggiamenti e brindano quando ormai è vicina l’ora della chiusura con qualche cliente che si attarda con la speranza che il misterioso giocatore si faccia sentire.

«C’è un po’ di curiosità, è naturale, ma non rivelerei a nessuno l’identità se dovesse chiamare o venire qui. Di una cosa sono certo», aggiunge il tirolare, «è sicuramente un operaio che lavora a Piana Sant’Angelo, perché la maggior parte della mia clientela è costituita da tute blu. Tra l’altro, il tagliando è stato compilato nella fascia oraria in cui prevalentemente giocano gli operai, nel tardo pomeriggio, subito dopo la chiusura delle fabbriche. Prima di tornare a casa fanno una sosta per puntare qualche euro a questo o quel gioco. Oggi (ieri. ndc) naturalmente la novità ha attratto tutti i clienti».

Il signor Fabrizio non ha alcun dubbio sulla professione del neo milionario e spera che si tratti di qualcuno in cassa integrazione. «La crisi si fa sentire anche da queste parti, uno stipendio di 4mila euro al mese per vent’anni risolverebbe un bel po’ di problemi a chiunque» sostiene, rivelando di avere un forte mal di testa. «È stato un pomeriggio piuttosto movimentato», dice, «ma sono contento perché qualcuno avrà sicuramente festeggiato».