Allenamenti all’aperto così cambiano le palestre 

I gestori dei centri fitness riabbracciano (virtualmente) gli iscritti dopo due mesi «Mani pulite, spazi segnati e ingressi su appuntamento per evitare assembramenti»

CHIETI. Lo sport a distanza riparte anche nelle palestre teatine. C’è chi si allarga all’esterno, chi amplia le sale e chi, invece, rimanda l’apertura a settembre. La palestra Cyborg, zona San Martino, ha approfittato del lockdown per ingrandire la struttura. «Abbiamo allargato la sala pesi», dice il titolare Alessandro D’Alonzo, «che ora è di 700 metri quadri e riaperto subito. E senza alzare il costo degli abbonamenti». A riaprire già da lunedì, nel primo giorno utile fissato dalle nuove norme, è stata anche la Crossgym, al Centauro. «Abbiamo cambiato tutto», racconta Stefano Quarta, uno dei titolari, «ora abbiamo a disposizione anche le aree esterne, mentre all’interno tante nuove regole per l’allenamento: si entra con prenotazione, misurazione della temperatura con termoscanner, accesso con guanti e mascherina, da togliere al momento dell’attività fisica, e scarpe da utilizzare solo in palestra. Noi abbiamo optato per un incremento dell’abbonamento, ma davvero molto contenuto». La palestra Arte Danza, in via Bellini allo Scalo, ha invece deciso di prendersi qualche giorno in più. La riapertura è fissata per oggi. «Siamo comunque pronti», dice il campione di pugilato Emanuele Cavallucci che nella struttura tiene corsi di prepugilistica e di funzionale. «I titolari, Antonella Mariotti e Marco Di Iorio, hanno sostenuto molte spese per mettere a norma la palestra, ma almeno ora siamo sicuri. Certo, cambiano molte cose: io avrò turni con un massimo di 8 persone, mentre prima ce n’erano comodamente una ventina». Anche la palestra Central Park di Antonio Fuggetta, in pieno centro, vicino al Seminario regionale, si è presa qualche giorno di tempo in più. «Riapriamo il primo di giugno», dice Fuggetta, «la novità è che abbiamo deciso di sfruttare l’ampio parcheggio di proprietà della Curia dove allestiremo un’area corsi all’aperto, con un percorso-vita per tutti. All’interno invece la palestra sarà interamente a disposizione della sala pesi. Ho approfittato delle giuste restrizioni dell’emergenza Covid per realizzare un mio vecchio sogno: una sala pesi di 500 metri quadrati».
Chi riapre direttamente a settembre è, invece, Sara D’Alessandro titolare dell’Audacia allo Scalo. «Non c’era la possibilità logistica di assicurare il pieno rispetto delle restrizioni anti Covid», dice l’imprenditrice, «ho deciso di indirizzare i miei clienti nella polisportiva di via Pescara gestita da mia sorella, Daisy D’Alessandro, insieme a Moreno Ciccotosto. Ho una palestra anche a Pescara e qui, viste le diverse condizioni strutturali, ho deciso di riaprire. Devo comunque sottolineare la differenza di comportamento tra le due amministrazioni comunali. A Pescara ci hanno ascoltato, a Chieti no. Anche la decisione di mettere a disposizione delle palestre i parchi cittadini, presa solo ora, risulta tardiva e controproducente».
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