Scavi archeologici

Arco romano, progetto senza fondi

LANCIANO. Il progetto c’è, mancano, neanche a dirlo, i fondi per realizzarlo. Il progetto in questione è quello stilato dal Comune per la conservazione e valorizzazione dell’arco di un ponte di...

LANCIANO. Il progetto c’è, mancano, neanche a dirlo, i fondi per realizzarlo.

Il progetto in questione è quello stilato dal Comune per la conservazione e valorizzazione dell’arco di un ponte di epoca romana-secondo quanto stabilito dalla Sovrintendenza ai beni archeologici d’Abruzzo rinvenuto il 16 maggio scorso sotto la rotonda di Santa Chiara, dove si stavano effettuando dei lavori di manutenzione della strada.

Il costo del progetto è 40 mila euro, soldi che al momento non ci sono nelle casse comunali. «Il progetto stilato dal Comune in accordo con la Sovrintendenza», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Naccio, «prevede la stesura di una lastra di vetro all’altezza dell’arco e dei due muri di testata venuti alla luce in modo che lo scavo sia visibile e la “recinzione” della rotonda con una fascia pedonale per evitare che i visitatori siano investiti. Il rondò sarà più ampio rispetto all’attuale, ma lo spazio si recupererà verso corso Roma, restringendo il marciapiede davanti all’istituto De Titta. Un taglio necessario per permettere ai bus di girare e al traffico, molto sostenuto nella zona, di non bloccarsi».

Il costo è di 40 mila euro- gran parte è per la lastra - ma i fondi non ci sono. Si potrebbero recuperare chiedendo aiuto ai privati in cambio di una sponsorizzazione.

«In attesa dei fondi», conclude Di Naccio, «l’archeologa Roberta Odoardi procederà con i rilievi, catalogazione dei reperti, foto, in modo da datare con precisione il reperto. La speranza è di trovare i soldi».

Dalla fine di maggio a coprire il reperto c’è un telone verde e l’unica opera realizzata è una fila di mattoni per sostenerlo.

Teresa Di Rocco

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