Assalto al bancomat delle Poste Ladri in fuga con 30mila euro 

Banda con quattro uomini incappucciati piazza l’esplosivo e fa saltare lo sportello all’ingresso del paese Parte la caccia agli autori. Il sindaco Di Fonso: «Ufficio devastato, servono più controlli anche di notte»

TORINO DI SANGRO. La banda della marmotta torna a colpire. La notte fra martedì e mercoledì con una carica di esplosivo è stato fatto brillare a Torino di Sangro lo sportello dell’ufficio postale all’ingresso del paese. Il botto è stato sentito intorno alle ore 2.15. I malviventi hanno portato via circa 30mila euro di contante e si sono dileguati. Il Postamat era stato caricato il giorno prima. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri di Torino di Sangro e i colleghi della Compagnia di Ortona. Per poter eseguire i rilievi nella struttura è stato necessario chiamare i vigili del fuoco. La deflagrazione ha infatti provocato gravi danni all’ufficio postale. Fra i primi ad accorrere è stato il sindaco Nino Di Fonso. «L’ufficio è stato devastato», si rammarica il primo cittadino, «le vetrate sono andate in frantumi ed è crollato un controsoffitto. Anche i muri hanno subito danni per la deflagrazione». La gang, formata da 4 persone (3 esecutori e un basista), indossava tute e cappucci. Sono stati ripresi sia dalle telecamere dell’ufficio postale che dalla videosorveglianza del Comune. «Speriamo si possa risalire alla loro identità dagli abiti o da altri particolari», dice Di Fonso. Il sindaco è esasperato e come lui i colleghi dei Comuni vicini. L’assalto non ha avuto testimoni. Non ci sono abitazioni nella zona e alle 2 la popolazione stava dormendo. «Mi rivolgo al prefetto», dice Nino Di Fonso. «Io, ma anche i miei colleghi, chiediamo organici delle forze dell’ordine più numerosi e che riescano a fare controlli anche durante le ore notturne. Il territorio deve essere più protetto. Con la chiusura dei locali alle 18, i paesi la sera diventano deserti dove è possibile delinquere. L’ufficio postale è all’ingresso di Torino di Sangro. I malviventi hanno agito sapendo che nessuno li avrebbe disturbati».
L’assalto allo sportello creerà inevitabili disagi alla popolazione. Mario Lattanzio, responsabile della comunicazione territoriale di Poste italiane, ha confermato importanti danni alla struttura che per questo dovrà rimanere chiusa per permettere i lavori di riparazione. Tre anni fa i carabinieri erano riusciti ad identificare una banda specializzata nel far esplodere i bancomat attraverso bombe chiamate marmotte, ossia sbarre metalliche imbottite di esplosivo. Dieci le persone finite in manette. L’auspicio è che anche questa volta si riesca a risalire alla gang.
©RIPRODUZIONE RISERVATA