Brodetto, torna la festa a Vasto ma quando la pesca è ferma

Il Comune organizza la degustazione nei ristoranti dal 1° al 14 settembre proprio nel periodo in cui le imbarcazioni devono restare ancorate al porto

VASTO. Si chiama “Operazione Km zero”. A promuovere l’iniziativa è stato Angelo Natarelli, rappresentate della marineria vastese. L’armatore è sceso in campo per difendere l’intera categoria dall’importazione selvaggia di prodotti ittici. La marineria è scontenta, preoccupata e anche arrabbiata. A far scattare la protesta è stato l’annuncio da parte del Comune del ritorno di “Brodetto e contorni”, gradito e atteso appuntamento culinario delle estati istoniensi. «Per la gioia dei buongustai, Vasto ripropone la degustazione di una specialità locale, il Brodetto di pesce alla vastese, dal 1° al 14 settembre», ha annunciato nel corso di una conferenza stampa l’assessore comunale Vincenzo Sputore. «Ma con quale pesce?», chiede Natarelli a nome di tutti i colleghi. «Non certo il nostro. Dal 1° al 14 settembre la marineria vastese è bloccata dal fermo pesca», annotano i pescatori. «Organizzare un evento che avrebbe potuto aiutarci in un momento di grave crisi, proprio durante il fermo pesca è stato davvero di pessimo gusto», affermano gli operatori vastesi.

Natarelli e i colleghi chiedono la collaborazione dei ristoratori per far valere i loro diritti. «Se il brodetto è un tipico piatto di pesce alla Vastese, va servito e offerto con il pesce dell’Adriatico vastese pescato dalla marineria locale», insistono gli armatori. L’unica soluzione per accontentare tutti sarebbe anticipare o posticipare la manifestazione “Brodetto e contorni”. Ma appare improbabile che il Comune riesca ad anticiparla. Anche perché è necessario trovare un accordo con i ristoranti. Oggi è già il 7 luglio. Posticiparla? Si corre il rischio che non ci siano più turisti. Il problema non è di facile soluzione.

Il fermo pesca riguarderà tutto ’'Adriatico. Come lo scorso anno, il governo nazionale ha deciso 10 settimane di sosta per consentire il ripopolamento ittico e garantire un maggiore equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività della pesca. Per la flotta-pescherecci di tutto l’Adriatico è un grosso sacrificio. «Organizzare un evento che ha come protagonista il nostro pesce in un periodo in cui noi non possiamo pescare ha il sapore della beffa», insistono Angelo Natarelli e i colleghi.

Intanto il progetto “Operazione Km zero” è partita. «Confidiamo anche nella collaborazione dei commercianti di prodotti ittici. In un momento così delicato per la nostra economia dobbiamo essere uniti e darci una mano» tutti quanti insieme», chiede la marineria vastese. (p.c.)

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